
Lamezia Terme, 14 marzo – Anche Il Lametino, nel numero attualmente in edicola ed uscito sabato scorso, ha focalizzato la sua attenzione sul “caso Aiazzone” a Lamezia e in Calabria. Il punto vendita calabrese, ubicato nel parco commerciale di Feroleto Antico, è chiuso ormai da un mese e mezzo. I dipendenti, però, non protestano, così come sta ancora avvenendo in diverse parti d’Italia, in quanto avrebbero ricevuto ampie rassicurazioni circa il loro futuro lavorativo. I dipendenti ex Aiazzone, o buona parte di quelli che nel frattempo non sono andati a cercare lavoro altrove, dovrebbero infatti essere riassorbiti dal nuovo proprietario che ha rilevato la Società Aiazzone in Calabria, ovvero Semeraro Mobili. Non si tratterebbe di quel Renato Semeraro coinvolto nel fallimento della Società biellese ma di Giovanni, imprenditore nel settore dei mobili da diversi anni. Uomini d’affari, entrambi di origini pugliesi, con lo stesso cognome e l’interesse a rilevare, chi prima e chi poi, la medesima azienda: Aiazzone, per l’appunto. Ma le coincidenze, ci assicurano, finirebbero qui. Perché tanto clamore? Semplice: il gruppo Aiazzone, formato da Semeraro e Borsano ha ceduto, a luglio del 2010, la Società alla Panmedia, un’azienda di comunicazione di Torino. Quest’ultima, però, non è riuscita a far fronte alla situazione economica venutasi a creare nel giro degli ultimi due anni generando, a sua volta, enormi ritardi nelle consegne dei mobili e nel pagamento degli stipendi fino all’epilogo finale: negozi chiusi a gennaio, fornitori, dipendenti e clienti sul piede di guerra. Anche a Lamezia e in Calabria sono in molti ad aver subìto ritardi nelle consegne dei mobili e ad essere costretti a pagare le rate tramite la finanziaria Fiditalia. Sembra che in Calabria le consegne siano state esaurite fino all’80% , ma sono diversi i lametini e i cittadini che s’ incontrano sui siti delle associazioni dei consumatori e su facebook: raccontano le loro storie, tristemente simili tra loro. E mentre diverse procure italiane indagano sulla vicenda, le associazioni di consumatori come il Codacons, Casa del Consumatore e altre invitano i cittadini che avessero ancora problemi a consultarle per avere maggiori informazioni su come fare a non pagare per mobili non consegnati e vedersi risarciti per i danni subiti.
Virna Ciriaco
© RIPRODUZIONE RISERVATA