Lamezia, associazione di Neurogenetica incontra gli studenti della scuola Pitagora: “Educare alla salute e alla prevenzione fin da piccoli”

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Lamezia Terme - Oggi, nell’auditorium della scuola secondaria Pitagora, si è tenuto un evento di sensibilizzazione e prevenzione organizzato dall’Associazione di Neurogenetica, che ha coinvolto le seconde classi dell’istituto. Un incontro di rilievo, che ha visto la partecipazione di Antonio Laganà, Presidente dell’Associazione per la Ricerca di Neurogenetica, e del dottor Raffaele Maletta, Responsabile dell’ambulatorio di nutrizione del Centro Regionale di Neurogenetica, entrambi impegnati a promuovere l’importanza della salute cognitiva attraverso uno stile di vita sano. L’incontro  rappresenta un esempio di collaborazione tra scuola e associazioni di ricerca, mirata alla formazione dei giovani su temi cruciali per la loro salute e il loro futuro.

L’iniziativa fa parte del progetto “Come sta la tua memoria? Prevenzione e screening”, e quest’anno ha integrato i lavori realizzati in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione del 16 ottobre. Gli studenti, con l’aiuto dei docenti del dipartimento scientifico della scuola, hanno sviluppato e presentato approfondimenti e progetti sul tema della corretta alimentazione, riflettendo su come scelte alimentari consapevoli possano influire sulla salute fisica e mentale. Il dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Perri Pitagora Don Milani, Giuseppe De Vita, ha aperto l’incontro, evidenziando il valore dell’iniziativa tesa a stimolare nei giovani un senso di responsabilità verso il proprio benessere.

“Intervenire fin da piccoli su temi come alimentazione e salute mentale è fondamentale per promuovere abitudini salutari e prevenire patologie future,” ha affermato, incoraggiando i ragazzi a coltivare uno stile di vita attento e consapevole. Il dottor Raffaele Maletta ha  sottolineato come una dieta equilibrata possa avere effetti positivi non solo sul metabolismo, ma anche sulla memoria e sulla salute cognitiva a lungo termine. Attraverso scelte alimentari mirate, è possibile migliorare la qualità della vita e prevenire condizioni degenerative. Studi scientifici suggeriscono che una dieta equilibrata, ricca di antiossidanti, grassi sani, vitamine e minerali, può avere un impatto positivo sulla salute del cervello e rallentare i processi degenerativi legati all’età. Il dottor Maletta ha ricordato ai ragazzi che il cervello è un organo estremamente complesso e sensibile, e che prendersene cura significa prevenire situazioni che potrebbero compromettere la qualità della vita negli anni successivi. Negli ultimi anni, diete come la dieta mediterranea  sono state studiate per il loro potenziale effetto nel ridurre il rischio di Alzheimer. Questi regimi alimentari, caratterizzati dall’assunzione regolare di frutta, verdura, cereali integrali, pesce e olio d’oliva, limitano l’uso di grassi saturi e zuccheri, alimenti associati a un aumento del rischio di infiammazione e deterioramento cognitivo.

L’ incontro ha rappresentato un momento educativo particolarmente ricco, grazie al quale i ragazzi hanno potuto discutere con gli esperti, approfondire il ruolo dell’alimentazione nella prevenzione e riflettere sull’importanza di prendersi cura di sé stessi. “Iniziative come quella odierna- ha sottolineato De Vita- sono decisive  per sensibilizzare le nuove generazioni a costruire fin da giovanissime una cultura della salute, basata su conoscenze scientifiche e consapevolezza quotidiana”.

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