Lamezia Terme - "Vivere in un ambiente sereno in cui si coltivino relazioni sane e si sviluppino rapporti improntati al rispetto di sé e degli altri. Questi gli obiettivi del percorso promosso dall’Istituto Ardito Don Bosco per contrastare i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo. E’ terminato oggi, nella giornata nazionale del rispetto, istituita attraverso la Legge 70 del 2024, un progetto informativo e formativo rivolto a tutti gli studenti della scuola secondaria di primo grado. Due incontri, coordinati dalla referente al bullismo, professoressa Katia Cairo, per sensibilizzare gli studenti verso un fenomeno sempre più diffuso e favorire relazioni corrette tra pari e con gli adulti" è quanto si legge in una nota.
"A dare l'avvio ai lavori - informano - la dirigente Margherita Primavera, che ha accolto gli esperti e invitato i giovani studenti a riflettere sull’importanza di maturare atteggiamenti responsabili e corretti che abbiano ricadute positive all’interno della comunità scolastica e su tutto il territorio. Tutti gli studenti della scuola secondaria di primo grado hanno avuto l’opportunità di partecipare agli incontri che si sono svolti in un’aula e contestualmente condivisi in tutte le altre attraverso la piattaforma meet per assicurarne la massima diffusione. Giorno 15 l’Istituto Ardito Don Bosco ha accolto la Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica di Catanzaro che si è soffermata in modo più specifico sulla sicurezza in rete".
"Lo spazio della rete - precisano - si configura infatti come una dimensione sconfinata in cui quotidianamente si intrecciano relazioni e, allo stesso tempo, possono nascondersi insidie. L’intervento della polizia ha chiarito gli aspetti più significativi in merito alla sicurezza sul web. L’attività formativa si è soffermata sull’importanza di preservare le informazioni personali, di evitare la condivisione di contenuti che potrebbero essere utilizzati da sconosciuti per truffe o altri reati e, non ultimo, sulla necessità di mantenere sempre aperta la finestra del dialogo con la famiglia, la scuola e le istituzioni preposte qualora si incorra in situazioni a rischio".
"Questa mattina - aggiungono - è invece intervenuta la dottoressa Maria Gaetana Ventriglia, ex commissario della Polizia di Stato, accompagnata dall’Associazione Polizia di Stato di Lamezia, rappresentata da Gennaro Pileggi (presidente), Francesco Manzo e Francesco Mercuri. Gli ospiti si sono soffermati sul tema del rispetto e della solidarietà richiamandosi ai principi della Costituzione Italiana. La dottoressa Ventriglia, in particolare, ha tenuto a sottolineare non soltanto la necessità di conoscere e riconoscere i segnali del bullismo e del cyberbullismo, ma anche quella di non essere osservatori impassibili di fronte ad atteggiamenti di sopraffazione e violenza. A tal proposito è stata anche presentata l’app Youpol con la quale poter segnalare in modo tempestivo alla Polizia di Stato episodi di bullismo e di violenza in generale. Nel corso degli eventi formativi sono stati presentati dei video per illustrare in modo più chiaro il tema e gli studenti hanno dimostrato interesse e partecipazione raccontando alcune loro personali esperienze. Entrambi gli incontri hanno avuto la funzione di accrescere la consapevolezza in merito al problema e di promuovere azioni coordinate tra educatori e forze dell’ordine".
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