Lamezia, al via “Riapre il Sipario”: la Stagione Teatrale in vernacolo 2024/2025 al Costabile

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Lamezia Terme - Si ricomincia a sorridere al Teatro Costabile di Sambiase, con la nuova Stagione Teatrale 2024/2025 “Riapre il Sipario”, che per il terzo anno consecutivo porterà in città la magia del teatro in vernacolo. 17 spettacoli, dal 5 ottobre al 24 maggio, più alcuni fuori cartellone, che vedranno avvicendarsi sul palcoscenico compagnie provenienti da tutta la regione, ma anche dalla Campania e dalla Sicilia. Ad aprire le danze, la compagnia Hercules di Catanzaro con la commedia “Comu vò Diu”, con protagonista lo stesso direttore artistico della rassegna, l’attore Piero Procopio. In gioco, ci saranno naturalmente anche due compagnie lametine, la “G. Vercillo” – che conta all’attivo anche l’assessore allo Spettacolo Luisa Vaccaro – e la compagnia “Facciamo Pietà” della Parrocchia della Pietà. Poi compagnie da Cosenza, Vibo Valentia, Crotone, Pizzo, Torre Melissa, Rossano, Isola Capo Rizzuto, e da Baronissi in provincia di Salerno, solo per citarne alcune.  

“Mentre nelle prime due edizioni eravamo noi a inseguire gli artisti per farli venire qui” dice francamente Tonino Sirianni, presidente della “Music Art Service” e direttore tecnico della rassegna, “quest’anno siamo stati tempestati di richieste da tutto il sud Italia, tanto da essere costretti a fare una selezione. Ringrazio comunque tutte e trentaquattro le compagnie che si sono proposte, perché alcune, dopo aver capito lo spirito della rassegna e del nostro lavoro, lo hanno fatto perfino a costo zero. Così come ringrazio l’amministrazione comunale che ci da fiducia, gli amici dell’associazione “al Vaglio”, il direttore artistico Piero Procopio, il mio collaboratore Enzo Giudice e i miei tecnici, senza i quali non sarei qui. Siamo partiti, il primo anno, con 30/40 persone presenti in sala al primo spettacolo, e siamo arrivati, all’ultimo spettacolo dell’anno scorso, ad avere un completo sold out”. Il segreto di questo successo? “Il nostro scopo è aprire il teatro a tutti” spiega il direttore artistico Procopio, “spingere a partecipare agli spettacoli anche persone che abitualmente non li frequentano: casalinghe, padri e madri di famiglia, persone che lavorano ed escono poco di casa, ma che venendo qui hanno la possibilità di passare un’ora di svago completo, ritrovando il linguaggio di tutti i giorni e rivivendo episodi che fanno parte della quotidianità”. Sarà dunque alla portata di tutti anche il costo del biglietto: 10 euro per il singolo spettacolo, ma con la possibilità di abbonarsi ai primi 11 per il costo di 80 euro e all’intera rassegna (17 spettacoli) per il costo di 140 euro. Si potrà inoltre utilizzare il Bonus Docenti direttamente da live ticket, e il botteghino sarà aperto a partire dal 16 settembre. “Non godiamo di finanziamenti pubblici”, spiegano gli organizzatori, “il nostro unico sostegno sono i nostri spettatori”.

“Un percorso felice che continua”, secondo il sindaco Mascaro, “e che vede una struttura aperta e agibile, una sinergia di pubblico e privato, cultura fruibile a 360 gradi a tutti gli strati della popolazione, anche a chi deve fare i conti con criticità e prime necessità che spesso non lasciano tempo o spazio per altro. Ma abbonandosi, uno spettacolo costa meno di una pizza, e si tratta di compagnie di qualità, di messaggi da trasmettere a tutti. Del resto più si aprono sipari più la città andrà avanti: la cultura e lo sport sono i nostri motori trainanti”. “Più Teatri significa più Teatro”, aggiunge l’assessore Vaccaro, che anticipa così la possibile riapertura anche del Teatro Umberto entro il 2025, confermata dal sindaco. Un’altra anticipazione riguarda il cinema: “Ho appena parlato con un’agenzia cinematografica di Napoli” spiega Sirianni in chiusura, “che sarebbe pronta a far ripartire il cinema in questa struttura con il beneplacito dell’amministrazione. Da qui a breve, pensiamo anche ad una rassegna musicale”.

Giulia De Sensi

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