Lamezia Terme – L’incidente in motorino a 12 anni, il panico e poi la rinascita. Chiara Bordi, giovane romana da poco classificata terza al concorso nazionale di Miss Italia, racconta la sua forte esperienza di vita al convegno organizzato presso il T hotel sulla malattia venosa cronica, patologia che colpisce un italiano su due. Una due giorni di approfondimento con esperti guidati dall’angiologo Elia Diaco, direttore scientifico del convegno: “Nonostante gli sforzi di ricercatori e specialisti – ha affermato - sopravvive ancora, soprattutto nell’opinione pubblica, una sottovalutazione della patologia, che per quanto diffusa non è affatto segnata nel destino delle persone”. Diaco ha scelto tra i suoi testimonial proprio la giovanissima Chiara, reduce della positiva esperienza a Iesolo, ed ha inteso lanciare un messaggio coraggioso e inequivocabile di amore e rispetto per la propria vita e per il proprio corpo. “A 12 anni ho fatto un incidente in motorino che mi ha portata a perdere il piede quasi sul colpo – ha raccontato a Il Lametino.it. Inizialmente ti fai tante, troppe domande, soprattutto sul perché la vita possa essere stata così dura con te stessa, ma poi è iniziato il periodo della grinta, della rinascita attraverso la protesi.
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Nel 2015 – ha proseguito – ho deciso di portare la mia disabilità nel mondo della moda, ho partecipato a diversi servizi fotografici, anche a Londra, ma faccio anche arrampicata e vado sui roller. Poi quest’anno, quasi per gioco, è arrivata l’esperienza a Miss Italia, dove sono arrivata terza. Ho ricevuto tanti messaggi di incoraggiamento e tanti complimenti, ma il mio intento non era vincere, piuttosto lanciare un messaggio, quello che le disabilità non devono fermare mai le proprie passioni e volontà. C’è sempre un motivo per amare la vita ed è soprattutto importante sentirsi bene con il proprio corpo, nonostante tutto”.
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