Intimidazioni ad amministratori, Viminale assegna ristori a enti locali: oltre 20mila euro a due Comuni del lametino

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Catanzaro - Sono in tutto 37 i Comuni calabresi a cui il ministero dell'Interno ha erogato i fondi destinati a ristorare le intimidazioni subite dagli amministratori. Della dotazione finanziare complessiva di 6 milioni di euro, in Calabria sono stati distribuiti circa 420mila euro.

La provincia che è stata più colpita da minacce a rappresentanti istituzionali è stata quella di Cosenza, con 19 casi, a seguire quelle di Catanzaro, Crotone e Reggio Calabria. Non è stato registrato nessun caso a Vibo Valentia. Il Fondo è ripartito, per ciascuno degli anni dal 2022 al 2024, tra gli enti locali che abbiano subito nell’anno precedente a quello di riferimento episodi di intimidazione nei confronti dei propri amministratori, connessi all’esercizio delle funzioni istituzionali esercitate, o episodi di danneggiamento del proprio patrimonio, risultanti dal report annuale della Direzione centrale della Polizia Criminale. Il riparto del Fondo tra gli enti di cui al precedente comma è effettuato per il 60% in proporzione al numero degli episodi di intimidazione o di danneggiamento, subiti da ciascun ente per il 40% in proporzione alla popolazione residente. Ogni Comune potrà utilizzare la propria quota  secondo le proprie autonome scelte, per l’adozione, con delibera di giunta, di iniziative per la promozione della legalità volte a realizzare il rafforzamento della democrazia locale, con particolare riguardo a quelle che prevedono il coinvolgimento delle istituzioni scolastiche, nonché per misure di ristoro del patrimonio dell’ente o in favore degli amministratori locali che hanno subito episodi di intimidazione nello svolgimento delle funzioni istituzionali esercitate, in relazione alla specificità degli episodi.

Nell'area del lametino, i fondi sono stati destinati a San Mango D'Aquino (13.786,85 euro) e Motta Santa Lucia (6.905,05 euro).

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