Sanità, in Calabria in 14 anni chiusi 18 ospedali e nel 2023 registrate 39 aggressioni: Uil presenta report

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Catanzaro - In Calabria nel 2023 sono state registrate 39 aggressioni a personale sanitario, tutte nel settore pubblico, in 20 casi l'aggressore è stato un paziente, in 10 casi è stato un parente o un conoscente. Il dato emerge dal report sui fabbisogni delle Aziende sanitarie provinciali e delle Aziende Ospedaliere della Calabria realizzato dalla Uil Calabria che è stato presentato questa mattina, nella sede sindacale di Catanzaro, da Mariaelena Senese, segretario generale della Uil Calabria e da Walter Bloise, segretario generale della Uil Fpl.

Dallo studio emerge inoltre che negli oltre 14 anni di commissariamento della sanità calabrese sono stati chiusi 18 ospedali, "sono stati effettuati tagli lineari, è stato bloccato il turnover del personale medico e sanitario e non sono stati stabilizzati tutti i precari. A fronte di una media nazionale di 2.140 euro, la spesa corrente più bassa in sanità si registra in Calabria con 1.748 euro". L'altro dato monstre della sanità regionale è quello delle liste d'attesa, che in questi anni ha sforato la soglia dei 200 milioni di euro. Tra ricoveri e visite la Calabria spenta quasi 142 euro pro capite per pagare le cure dei suoi pazienti nel resto d'Italia. Allarmante è anche il dato relativo alla carenza dei medici di famiglia: nel 2026 saranno 135 in meno. Secondo lo studio della Uil nei fatti il deficit dei medici di medicina generale si attesta ad oltre 3100 professionisti. Mentre secondo la Regione Calabria i medici mancanti, considerando tutte le specializzazioni ammontano a 2500. Sono 450 invece le richieste di trasferimento all'estero.

Medici cubani e gettonisti: quanto guadagnano

Il report del sindacato mette a confronto inoltre i costi dei medici cubani e dei cosiddetti gettonisti, liberi professionisti che sono in servizio per 12 ore. "In assenza di regole e controlli - spiegano i sindacalisti Uil - possono accumulare anche due o tre turni di fila fino a lavorare 36 ore consecutive". I medici cubani - come stabilito nel contratto con la Regione guadagnao quasi 35 euro all'ora, mentre un medico gettonista - evidenzia lo studio - può arrivare a percepire fino a 150 euro. Per ora i medici cubani in Calabria sono 270 ma l'accordo prevede che possano arrivare fino a 491. La Regione spende per ciascun medico 4.700 euro lordi al mese. Fino a novembre l’accordo stipulato prevedeva che una parte consistente (3.500 euro) venisse destinata alla società commerciale cubana. "Fino a novembre - si legge nel report - l’accordo stipulato prevedeva che una parte consistente (3.500 euro) venisse destinata alla società commerciale cubana". Un medico gettonista, invece, può pesare sulla sanità regionale anche 30mila euro al mese.

Le proposte

Il report della Uil Calabria termina con diverse proposte per invertire la tendenza. "Chiediamo – ha detto Senese – il rinnovo dei contratti, bisogna valorizzare e tutelare il personale medico ma anche il personale sanitario. Abbiamo assistito negli ultimi dieci anni ad una perdita importante, parliamo del 15,4% dei medici che sono andati verso il nord e verso l’estero, del 6,7% del personale infermieristico. Bisogna quindi puntare velocemente sul rinnovo contrattuale, sulla detassazione del rinnovo contrattuale. È opportuno che il governo nazionale si impegni sul servizio sanitario nazionale, invece stranamente anche con l’ultima manovra di bilancio 2024 dimostra di continuare ad investire sul servizio privato". "Noi – ha spiegato Bloise – chiediamo una stagione straordinaria di assunzioni, serve una mano da parte del governo per cambiare le regole o per fare delle deroghe rispetto alle assunzioni. In Calabria comunque ci sono dei fondi. Appena la Regione approverà questi fabbisogni è necessario assumere migliaia di operatori. L’obiettivo poi è quello di ridurre le liste di attesa, ma è paradossale che si finanziano le regioni che hanno liste d’attesa con tempi maggiori".

Bruno Mirante

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