Il divario del Sud nel Pil procapite sale a 17mila euro nel 2022, Calabria resta all’ultimo posto

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Roma - La maggiore crescita e occupazione è nel Nord-est nel 2022, i consumi aumentano di più nel Centro. Mentre continua ad aumentare il divario tra Mezzogiorno e resto del Paese per il Pil procapite. Sono alcuni dei dati del rapporto Istat 'Conti economici territoriali. Anni 2020-2022'.

Il Nord-ovest resta la ripartizione con il Pil per abitante più elevato con 40,9mila euro nel 2022 in termini nominali. Seguono il Nord-est, con 39,3mila euro e il Centro, con 35,1mila euro. Il Mezzogiorno si conferma ultimo, con 21,7mila euro e si rafforza ulteriormente il divario con il Centro-nord: la differenza del Pil per abitante nel 2022 sale a 17mila euro dai 16mila euro del 2021 (era 14,5mila euro nel 2020). La graduatoria regionale vede in prima posizione la Provincia autonoma di Bolzano, con un Pil per abitante di 54,5mila euro, seguita da Lombardia, Provincia autonoma di Trento e Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste. La Calabria resta stabilmente all'ultimo posto della graduatoria con 19,4mila euro, preceduta dalla Sicilia, con un valore del Pil per abitante solo lievemente superiore (20,1mila euro). Nel 2022, il Pil in volume è aumentato del 4,3% nel Nord-est, del 4,2% 
nel Centro, del 3,6% nel Mezzogiorno e del 3,1% nel Nord-ovest (+3,7% a livello nazionale).

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