Falerna - "Permane ancora l'ordinanza di sgombero con l'Anas che sta facendo adesso dei lavori di protezione e poi provvederemo a sganciare le rocce pericolanti". Così, il sindaco di Falerna, Francesco Stella, da noi sollecitato per fare il punto sulla frana che ha riguardato il costone crollato lo scorso 2 agosto. "Stiamo andando avanti senza pausa - ha aggiunto il primo cittadino - per risolvere il problema. Adesso dobbiamo valutare in base allo stato dei luoghi attuali, all'attuale pericolo che ancora c'è, perché è visibile ed è constatato, per questo abbiamo fatto l'ordinanza di sgombero. La situazione è questa e dobbiamo proteggere le persone prima di tutto e poi le cose".
Si pensa anche ad intervenire per "favorire" un crollo visto la pericolosità?
“È chiaro che si inizia con le protezioni sia per un eventuale distacco spontaneo e sia per farlo cadere dopo. Si sta lavorando proprio per questo, per evitare una situazione di pericolo”.
Le famiglie quando potranno rientrare?
"Io le sento ogni giorno. L'evento si è verificato ad agosto, l'unico mese probabilmente, forse anche luglio, dove quel fabbricato è abitato altrimenti tutti questi problemi e disagi non ci sarebbero stati. Più che altro, però, ho sempre detto che il mio ruolo è quello di proteggere prima loro e poi le case. Lo devo fare. Navighiamo a vista. Siamo in continuo contatto con l'Anas, i lavori sono importanti e sono in corso, per cui appena l'ufficio tecnico e i Vigili mi daranno il venir meno del pericolo, anche se esiste ancora la roccia pericolante, revocherò l'ordinanza. Però solo se non c'è pericolo. Non so dare date e tempi certi. Anche perché sono dei lavori fatti con urgenza, per cui non hanno una progettazione a lungo termine. Giornalmente magari si cambia in base all'esigenza e a tutto ciò che si trova davanti".
Sindaco, da anni si trascina pure un contenzioso tra i proprietari dei terreni sotto la rupe e sopra che coinvolge anche l’Anas?
"Si, ma diciamo che quella è una vicenda a parte. C'è un contenzioso che è ancora aperto. Però è una vicenda che è diversa dalla situazione di oggi che è emergenziale. Purtroppo, c'è da dire che le costruzioni sono state realizzate in un posto infelice, perché la natura questa è. Però andare a discutere di quel contenzioso in questo momento non serve".
A. C.
Il video del crollo
© RIPRODUZIONE RISERVATA