Lamezia Terme - “Un’odissea per riavere la patente”. A raccontare la travagliata storia è una coppia lametina di ritorno in Calabria. “Il 21 giugno - racconta - ad un posto di blocco dei carabinieri, viene ritirata la patente a mio marito (patente tedesca, regolarmente presa in Germania), perché non è possibile circolare in Italia con una patente Europea, se si è residenti in Italia. Quindi verbale di 110 euro e obbligo di conversione patente. Da quel 21 giugno inizia l'odissea”. Si rivolgono, evidenziano “alla motorizzazione di Vibo Valentia per avviare la pratica di conversione. Ci chiedono una serie di documenti che provvediamo a preparare. Dopo aver mandato il tutto, chiedono un certificato della motorizzazione tedesca che appunto attesti la validità della patente, in meno di 12 ore abbiamo il certificato, lo mando via mail per accertarmi che va bene. Iniziano le lamentele, perché il certificato è in tedesco e loro non conoscono la lingua, (mi chiedo in che lingua pensavano di riceverlo, visto che a mandarlo è stato un ente tedesco…), mi armo di pazienza e lo traduco, quindi, lo mando di nuovo alla mail. Stamattina, prima di tornare per l'ennesima volta a Vibo, chiamo per accertarmi che effettivamente non serviva altro, mi viene risposto che potevo andare tranquillamente per avviare la pratica. Arrivati lì dopo aver fatto 40 km, l’impiegato con cui avevo avuto tutta la conversazione sia telefonica che per e-mail, ci risponde che per convertire la patente, deve sostenere l'esame di guida. Tengo a precisare che avevo chiesto più volte se fosse necessario un esame di guida e mi è stato risposto di No, con tanto di risatina, dicendo "ma secondo lei a uno che guida da 30 anni gli rifacciamo fare l'esame?". Non sappiamo più come fare per riavere questa patente, tra l'altro è un diritto”.
Secondo la donna, fatte salve le norme, devono corrispondere adeguati servizi e che “gli uffici preposti funzionino”. Il fatto curioso e “assurdo” conclude il racconto “è che in una motorizzazione tedesca la conversione è stata fatta in poco più di qualche giorno, senza esame e senza fare mille giri. Dovremmo forse rivedere il personale statale calabrese, che noi cittadini paghiamo profumatamente pagando le tasse?”.
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