Centro antiviolenza Lanzino: dalla Calabria nessun impegno preso

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"Apprendiamo da una nota a stampa della consigliera di maggioranza della regione Calabria, Onorevole Sculco, della bocciatura in seconda Commissione dell’emendamento presentato alla manovra di Assestamento di Bilancio che avrebbe consentito il finanziamento della legge regionale n. 20 del 2007 per la promozione ed il sostegno dei centri antiviolenza e delle case di accoglienza per le donne in difficoltà". Questo quanto dichiarato dal centro contro la violenza alle donne "Roberta Lanzino".  "E’ retorica offensiva nei confronti di tutte e di tutti - segnalano dal Centro - ricordarsi della violenza alle donne solo in occasione delle giornate celebrative, come quella appena trascorsa del 25 Novembre. Noi non ci stiamo e ribadiamo che in Calabria, così come in tutta Italia, i centri antiviolenza sono soggetti preziosi che prevengono e contrastano la violenza alle donne, che, vogliamo ancora ricordarlo, è una violazione dei diritti umani come sancito dall’ ONU. La legge regionale N. 20 del 2007 è uno strumento legislativo di finanziamento dei centri antiviolenza, fortemente voluto dal Centro antiviolenza Lanzino - ricordano - che va finanziata per dare la possibilità ai centri calabresi di sostenere le donne che attraversano momenti di difficoltà". 

"Chiediamo con forza e con solerzia una netta inversione di tendenza richiamando l’attenzione delle istituzioni tutte, a partire da quella regionale. Tale richiesta è avvalorata dal fatto che lo stato italiano ha sottoscritto la Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, nota come Convenzione di Istanbul, ed è, pertanto,  tenuta a rispettare i principi in essa contenuti. La Calabria continua a perdere occasioni importanti per segnare passi concreti e sostanziali di cambiamento". 

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