Boss minaccia pm Manzini, Musella: "E' schiaffo allo Stato"

Adriana-Musella-2013.jpgCatanzaro - "Una pagina molto triste per la giustizia quella scritta lunedì 10 ottobre a Vibo Valentia nel corso del processo Black Money: uno schiaffo allo Stato e a tutti noi". E' quanto afferma, in una dichiarazione, Adriana Musella, presidente del coordinamento antimafia Riferimenti. "Come si può permettere ad un imputato, noto boss della 'ndrangheta calabrese,come Pantaleone Mancuso - prosegue Musella - di spadroneggiare, insultare, minacciare e fare il primo attore in un'aula di tribunale? La sua arroganza nei confronti del pm Marisa Manzini è quella della sopraffazione perpetrata da un vigliacco violento nei confronti di una donna.

Si dà il caso però che quella donna è il magistrato che gli ha regalato la galera e cui in quella sede si doveva il massimo rispetto. Questa è la 'ndrangheta che non si ferma davanti a nulla grazie ad istituzioni che lasciano fare e ad una normativa che prima o poi concede impunità...". "Marisa Manzini è un magistrato di grande valore - prosegue Musella - da anni contrapposta a quella che viene definita la cosca più potente della 'ndrangheta, quella dei Mancuso. Ha subito di tutto, ripetute e pesanti minacce di morte e persino diffamazione, arma prediletta e feroce della criminalità organizzata, nel silenzio generale e soprattutto in quello delle Istituzioni che dovevano tutelarla. Oggi, la solidarietà di facciata non basta, oggi esigiamo atti concreti. A questa donna, al magistrato Marisa Manzini esprimiamo la nostra gratitudine e la vicinanza del Coordinamento antimafia Riferimenti".

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