Cosenza - Castrovillari e Corigliano sono la prima meta, tra le località della Calabria, che l’Associazione “Le Città Visibili” ha proposto ai soci. Così, domenica scorsa, nonostante il perdurare della pandemia, il freddo e la pioggia, raccontano in una nota: "l’entusiasmo di ricominciare è stato tale da non far mancare nessuno all’appello e poter scoprire insieme l’interessante storia di nuovi luoghi. Mariella Rose, la guida turistica, ci ha svelato, in modo chiaro e approfondito, le origini di questi luoghi e le loro vicende nel tempo. La prima meta del nostro viaggio è Castrovillari: le sue origini risalgono all’epoca ellenica e bruzia, come evidenziano i reperti archeologici rinvenuti lungo il fiume Coscile e conservati nel museo della città; Castrovillari è stata anche colonia romana come testimonia il ritrovamento dei ruderi di alcune ville. La città, nel medioevo, divenne strategicamente importante sotto il dominio di Svevi, Normanni, Angioini e Francesi. Dopo l’avvicendarsi di dominazioni importanti, a Castrovillari si avvicendarono famiglie quali Sanseverino e Spinelli. Tra le attrattive turistiche della città è da annoverare il castello aragonese: molto imponente e inaccessibile perché la porta d’ingresso viene aperta solo per ospitare importanti eventi culturali. La struttura è stata molto odiata perché destinata a prigione e ad essa fu poi annessa la “torre infame” dove venivano lasciati morire di fame e di sete molti prigionieri".
Castrovillari è, inoltre, sede del più antico convento francescano della Calabria: "costruito - ricordano in una nota - nel 1222 per volere del discepolo di S. Francesco D’Assisi, Beato Pietro Cathin, nel 1808 fu soppresso dai francesi. Rivestì un ruolo importante sul piano culturale, poi fu ospedale militare e oggi è sede teatrale. Giungiamo poi a Corigliano sappiamo che la città è famosa oltre che per un bellissimo castello, anche per un porto molto attivo. Il pensiero di dover visitare l’antico castello ci fa sognare. L’ingresso è in stile neoclassico, la struttura è stata costruita intorno al 1073 e fu ampliato in seguito dai Sanseverino. Mentre la guida ci fornisce dettagliate informazioni, noi immaginiamo di essere parte di quel contesto storico: costumi sfarzosi indossati da intriganti nobili, sale ricche di poltrone e specchi dove giovani donne sognavano di ballare con i futuri pretendenti, sale da pranzo accuratamente addobbate per il pranzo di ospiti illustri e poi …. piccole cucine e grandi pentole dove si cucinavano pietanze prelibate per soddisfare le richieste del signore. Ad ogni informazione - concludono dall'associazione 'Le Città Visibili' - che la guida ci fornisce, viviamo un sogno diverso legato a una realtà bella e invidiabile che, in un modo trascorso, i signori hanno vissuto forse tra ansie, dolori e qualche piacere. Dopo aver percorso corridoi, stanze e terrazze si ritorna al pullman con destinazione casa".
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