Lamezia Terme - Convocata, per il pomeriggio di venerdì 20 dicembre, la tanto attesa assemblea degli iscritti al Partito democratico di Lamezia che si svolgerà in un hotel del centro. Dopo settimane di silenzio, dunque, il segretario di Federazione, Domenico Giampà nelle vesti di commissario chiama tutti a raccolta per programmare le attività presenti e future. L'ordine del giorno recita "Il nuovo corso del partito, idee e proposte". È ovvio che quando si parla di idee e proposte, non si potrà fare a meno di approfondire quello che sarà il vero argomento del dibattito attuale, ovvero le elezioni comunali di primavera. Certamente un tema importante in un momento oltremodo significativo della storia del Pd cittadino. Non si potrà, per esempio, prescindere intanto dalla conta dei tesserati. Se è vero com'è vero che la convocazione è indirizzata ai tesserati del Pd, di quale tesserati si tratta? Di quelli del 2023? Di quelli che per l'ex segretario Gennarino Masi "sono realmente tesserati?". Di quelli rivendicati da un'altra frangia del partito ma non riconosciuti a suo tempo da Masi? È stata fatta ad oggi una verifica sui tesserati del Pd di Lamezia dagli organismi preposti? Fin qua, quelli che potrebbero essere questioni meramente burocratiche. Poi, aspetto ancora più importante, quello strettamente politico per il quale sono di fatto scoppiate polemiche sulla stampa e non solo tra aderenti allo stesso Pd e tra dirigenti che pur se legittimati dal precedente congresso, sono stati accusati di "settarismo".
Insomma, nella riunione di domani, Giampà dovrà fare i "conti" con quanto accaduto e con le proposte che sono ancora sul campo. In primis, come abbiamo scritto nei giorni scorsi, con l'unica vera proposta fatta dall'ex Direttivo pochi giorni prima del commissariamento, ovvero quella della candidatura di Doris Lo Moro. L'ex sindaco, già parlamentare e assessore regionale, secondo quanto appreso nella giornata di ieri, avrebbe annunciato ufficialmente la disponibilità ad accettare la candidatura durante una cena davanti a quella parte del Pd che l'aveva proposta. Inoltre, sempre Giampà, al netto degli esiti dell'assemblea di domani, dovrà confrontarsi con il resto della coalizione di centrosinistra e si troverà davanti, secondo alcuni rumors, ad un’altra proposta che gli "oppositori" interni all'ex segretario Masi intenderebbero fare. Alcuni dei quali, vicini all'altro ex sindaco, Gianni Speranza. La proposta (da portare poi al Tavolo di tutto il centrosinistra) sarebbe quella di un “ticket” formato da Rosario Piccioni candidato a sindaco e Lidia Vescio vicesindaco. E questo soddisferebbe le "pretese" di chi propende per il rinnovamento anche da un punto di vista anagrafico, per come tra l'altro dichiarato da Speranza il quale ha affermato chiaramente la sua disponibilità a fare un passo indietro qualora vi fosse la concreta volontà di rinnovare. Speranza è stato abbastanza chiaro nel merito: io ritiro la mia candidatura se anche l'onorevole Lo Moro ritira la sua. Insomma, Giampà avrà da lavorare parecchio per cercare convergenze che ad oggi, obiettivamente, sembrano difficoltose da perseguire. Avrà la forza per mediare? O si arrenderà di fronte a scenari che potrebbero comportare anche una netta e definitiva spaccatura con conseguenti divisioni e con più candidati nell'area del centrosinistra?
A. C.
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