Lamezia, interrogazione al sindaco dei consiglieri Arcieri e Rubino su ricapitalizzazione Sacal

SACAL-ESTERNA_c0911_1760c_5ca7d_64a12_bbfac_31d5f_b7834.jpg

Lamezia Terme - Interrogazione a risposta scritta e orale in merito alla Ricapitalizzazione Sacal. È quanto richiesto al sindaco di Lamezia, al Presidente del Consiglio Comunale e alla Giunta comunale dai consiglieri di opposizione del gruppo “Azione” Dario Arcieri e Rosy Rubino. Nell’ultima Assemblea dei soci della Sacal, ricordano i due consiglieri nel testo dell’interrogazione “si è determinata la volontà di effettuare un aumento di capitale; tale ricapitalizzazione, si fonda, da un punto di vista finanziario, sul Decreto Coesione, che consente, la possibilità di immettere nuova liquidità nella casse della società di gestione aeroportuale con conseguente ricapitalizzazione dell’Ente solo per ciò che riguarda i soggetti pubblici”. Inoltre, viene evidenziato come “i fondi su cui la Regione Calabria intende avviare l’immissione di nuova liquidità, tra l’altro vincolati a un programma di investimento infrastrutturale, sono i fondi previsti sul riparto tra regioni destinato, questo, alla Regione Calabria nella sua interezza;  il riparto inoltre avviene, tra gli altri, su un criterio legato al numero di abitanti della Calabria; tali fondi possono essere utilizzati per aumentare il capitale di tutti i soci pubblici già detentori di quote parte societarie Sacal;  la Regione Calabria nel ricapitalizzare Sacal potrebbe ripartire i fondi previsti, in parti percentuali facendo sì che Lamezia Terme, sul cui territorio insiste l’aeroporto internazionale, non abbia una riduzione di quote nell’Ente di gestione aeroportuale”.

Ricordano inoltre “è previsto che i conferimenti, in caso di aumento di capitale sociale, possono essere in denaro e/o in natura o di qualsiasi elemento patrimoniale consentito dalla legge; e che esiste un Piano delle alienazioni comunali che prevede una serie di immobili ubicati nelle vicinanze dell’area aeroportuale”. Da qui, i consiglieri ritengono anche che sia “possibile, da quanto sopra enunciato, che il Comune di Lamezia Terme - anche in caso di assenza di liquidità per l’aumento di capitale, come dichiarato dal Sindaco - possa conferire in natura il valore della quota (conferendo per esempio beni immobili di proprietà comunale di valore equivalente alla quota da aumentare o anche maggiore)”.

Pertanto, dal Sindaco intendono sapere “quale sia il ruolo che la città di Lamezia Terme vorrà svolgere relativamente allo scalo più importante della Calabria ricadente nel suo territorio comunale” e, ancora “quali siano le azioni e le interlocuzioni dell’Amministrazione Comunale con la Giunta della Regione Calabria affinché nel ricapitalizzare SACAL vengano ripartiti in parti percentuali i fondi previsti facendo sì che Lamezia Terme, non abbia una riduzione di quote nell’Ente di gestione aeroportuale”. In via subordinata chiedono: “se il Comune di Lamezia Terme intende impegnarsi a partecipare all’aumento di capitale, anche se non con beni in danaro, potendo usufruire della possibilità di conferimenti in natura”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA