Tempo di bilanci estivi per gli operatori in Calabria: "Bene ma non benissimo, il pienone solo ad agosto"

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Lamezia Terme - La convinzione diffusa è che la Calabria sia sempre di più meta riconosciuta a livello turistico e che politiche mirate a medio termine possano portare la regione a compiere un salto di qualità non solo per le destinazioni costiere ma anche per il patrimonio culturale, enogastronomico e storico. A stagione ancora aperta, per gli operatori del settore è tempo di bilanci e il 2024 segna una generale soddisfazione per gli addetti ai lavori, con un po' di amarezza legata al fatto che solo le settimane clou di agosto riescono a registrare il tutto esaurito. Negli altri mesi, a partire da giugno, le presenze restano non omogenee e concentrate per lo più nelle località più rinomate della Costa degli Dei.

"Non abbiamo i dati ufficiali - spiega ad esempio il presidente regionale di Federalberghi, Fabrizio D'Agostino - ma la sensazione è che la stagione sia andata bene ma non benissimo. Al netto di agosto in cui si registra il quasi pieno e di luglio (con soddisfacenti risultati) la partita si gioca sempre a maggio/giugno e settembre/ottobre, ossia la "destagionalizzazione". Dalle notizie che ho, nei villaggi e nelle città rinomate, la stagione continua ma la vera svolta si avrà nella regione quando riusciremo a rendere la Calabria una meta scelta con continuità e al di là del canonico periodo agostano". Risultati simili si segnalano nel settore degli agriturismi: giugno soddisfacente, luglio in calo, agosto tutto esaurito. In sintesi, questo è il bilancio dell’agriturismo in Calabria che traccia Vincenzo Abbruzzese Presidente di Terranostra Calabria, l’associazione per l’agriturismo, l’ambiente e il territorio promossa da Coldiretti. "Adesso, i primi segnali sono positivi, e contiamo su un settembre all’altezza, con un turismo legato alla natura in montagna e in collina, nei parchi e nelle campagne con la possibilità di assistere alle tradizionali attività di settembre come il rito della vendemmia o avventurarsi nei boschi alla ricerca dei funghi e naturalmente l’enogastronomia con i piatti della tradizione curati dalle sapienti mani dei cuochi contadini".

Grande ottimismo dalla Confcommercio: "Abbiamo dimostrato di saper soddisfare le richieste di un turismo sempre più orientato verso l’autenticità, le esperienze uniche e i costi contenuti. La nostra terra offre un mix irresistibile di bellezze naturali, cultura e tradizione, il tutto a prezzi significativamente più competitivi rispetto ad altre destinazioni italiane. Inoltre, la Calabria è ancora relativamente immune al fenomeno dell’overtourism, che sta colpendo molte altre mete nel Mediterraneo".

G. V.

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