Lamezia, Reale su mare sporco: "Il momento di agire è adesso per un'estate 2025 in sicurezza"

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Lamezia Terme – Sul finire della stagione estiva Italo Reale, in una nota, esprime preoccupazione sulla questione mare sporco invitando i sindaci a prendere iniziative congiunte per un’estate 2025 migliore. “Ai primi del mese di agosto – racconta così Reale - ho incontrato sulla spiaggia di Falerna una conoscente che mi ha riferito di aver incrociato l’avvocato Antonello Bevilacqua che si apprestava a fare il bagno per dimostrare che l’invasione delle alghe non rappresentava un pericolo. Inoltre, riferiva il Vicesindaco, che Paolo Mascaro, sindaco, stava facendo la stessa cosa più in là. Mi è immediatamente saltato alla mente il caso di quel Ministro alla pesca del Perù che aveva mangiato dei frutti di mare, nel suo paese, per dimostrare una cosa analoga ed era quasi morto per l’intossicazione che ne era derivata ed ho sperato (per fortuna così è stato) che non ci fossero conseguenze per i coraggiosi amministratori non fosse altro perché ritengo che tra di noi ci sia un bel rapporto di stima e amicizia”.

Reale fa sapere di aver anche contattato sul tema il prof Silvio Greco, studioso del mare che rende noto “mi ha confermato che l’alga in questione non era da considerarsi tossica e che non vi erano problemi per la salute. Sicuramente Silvio mi ha dato una notizia sicura, soprattutto valida per chi come me ha la pelle di un rinoceronte, indurita dalla politica, ma qualche effetto su pelli sensibili e bambini mi pare di averli visti sulla spiaggia. D’altra parte, però il divieto di balneazione è comunque arrivato grazie alle piogge (assai scarse) che comunque hanno trasportato il loro carico di inquinamento nella nostra costa. La questione “mare” è un po' più complessa perché il problema che si pone non è solo quello igienico ma la domanda di tutti è perché mai dobbiamo assistere (e fare il bagno) in uno specchio d’acqua di un sinistro colore verde con riflessi giallo marcio e cosa bisogna fare perché il bellissimo mare di settembre, quando tutti lavoriamo, sia la regola di tutti gli anni”.

Secondo Reale “se vogliamo, infatti, fare del turismo una risorsa, il mare non deve essere solo balneabile ma anche, necessariamente bello altrimenti si va da un’altra parte. Ovviamente ci son cose che dipendono da Organi più in alto (la temperatura del mare tra 29 e 30 gradi è questione collegata all’effetto serra - che pur influisce nella crescita delle alghe) ma altre dipendono da Istituzioni assai più vicine (Comune e Regione). Per esempio, la macchia marrone che si accompagna, qualche giorno, al verde ed al giallo in un simpatico arcobaleno è conseguenza di uno scarico abusivo come lo è la plastica che galleggiano con grande grazia sulle onde. Ed allora, possiamo chiedere ai comuni della Costa, e non solo, di controllare se tutti gli edifici, soprattutto quelle per turisti, siano collegati alla rete fognaria e quindi ai due depuratori che ovviamente andrebbero controllati. È possibile verificare se vi siano an cora vasche “imhoff” che vengono scaricate da autospurghi che forse si liberano poi del contenuto, non nel depuratore ad hoc di Gioa Tauro, ma nei corsi d’acqua asciutti”.

Infine, Reale pone l’attenzione sulla “fuoriuscita di liquami” in alcuni tratti della costa ritenendo necessari maggiori controlli in particolare “sul canalone che passa sotto la ferrovia e sentire i gestori delle strutture per acquisire informazioni”. Infine, sottolinea: “Chiederei al Sindaco di Lamezia di prendere l’iniziativa, di convocare i suoi colleghi della costa ma anche della montagna circostante (il mare è blu quando le colline sono verdi) per assumere oggi verifiche che possano aiutare per l’estate 2025. Potrebbero, poi, Tutti questi sindaci insieme chiedere alla Regione di intervenire per regolamentare l’utilizzo del concime in agricoltura, magari con un progetto di riduzione dell’uso per evitare, come dice di professore Greco, che le alghe trovino nutrimento moltiplicandosi a dismisura rendendo sgradevole la balneazione. Quindi, la mia richiesta – e credo di tutti i Lametini, i Noceresi, e Falernesi ecc.- di prendere atto che, adesso è il momento di agire perché adesso si possono mettere in campo le azioni per impedire che ciò che è già successo negli anni passati si ripeta, con qualche sgradevole novità, nel 2025”.

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