Vigor Lamezia, tre punti pesanti quelli colti a Castrovillari e ora c'è la Rossanese

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Lamezia Terme – Buona la prima per la Vigor Lamezia nel campionato di Eccellenza. La trasferta di Castrovillari ha mostrato come ci sia ancora da lavorare per tornare ad essere la squadra che tanto bene ha fatto nel girone di ritorno dello scorso torneo.  Certo, alle falde del Pollino mister Fanello ha dovuto fare a meno di elementi di assoluto peso e valore tra centrocampo ed attacco, vedi i vari Ferrara, Bernardi, Azzinnaro e Catania, a preoccupare un po' è stata soprattutto la fase difensiva. Buon per i biancoverdi, infatti, che gli avanti rossoneri si siano dimostrati tutt’altro che cinici negli ultimi sedici metri e che quest’anno a difendere i pali ci sia un portiere come Iannì in grado di offrire ampie garanzie.  A livello di occasioni nitide, infatti, l’ago della bilancia alla fine pende leggermente dalla parte del Castrovillari. In particolar modo i padroni di casa sono stati pericolosi nel liberare, in ben tre occasioni, l’uomo in piena area solo davanti a Iannì. Due volte nei primi 45’ ed un’altra in pieno recupero finale. Fortunatamente, Habachi e, soprattutto, l’ex Capo Vaticano Surace hanno dilapidato concludendo piuttosto centrale o debolmente.  In avvio di gara un liscio di Ruano ha poi concesso un’altra buona opportunità al sinistro di Huerta, la scorsa stagione tra i punti di forza dell’Ardore in Promozione.  I restanti pericoli per la porta ospite sono stati invece frutto soprattutto della bravura sui calci da fermo di Alcolado, vedi traversa su punizione quasi da centrocampo.  Le prossime giornate comunque ci diranno quanti, nell’occasione, siano stati i meriti del Castrovillari e quanti, invece, i “demeriti” di Curcio e compagni, ma sta di fatto che in chiave difensiva bisogna stringere maggiormente le maglie. Come insegnato la scorsa annata dai cugini del Sambiase, una squadra da primato non può concedere  più di una, massimo due, vere occasioni a partita agli avversari di turno, specie se non di primissima fascia.  Ci si aspetta tanto, quindi, da Scalon e, soprattutto, dal nuovo innesto Ruano. Sugli esterni bassi De Fazio offre ampie garanzie, tant’è che al “Mimmo Rende” ha commesso una sola vera sbavatura nell’intero arco dell’incontro, risultando , per il resto, sempre attento nelle chiusure e pronto a spingere in fase di possesso. Luci ed ombre per l’under Sicoli, al quale va comunque dato un po' di tempo essendo all’esordio in Eccellenza dopo essersi ben disimpegnato in Promozione con l’Amantea.  Di più ci si attende anche dall’argentino Padin, punta di diamante del mercato estivo biancoverde, in avanti. Progressi, a livello di squadra e di singoli, che ci si aspetta di vedere già domenica, al D’Ippolito, contro la Rossanese.  Anche perché, purtroppo, una delle tre possibili strade, sebbene la più irta e tortuosa, che porterebbero in serie D, ovvero la Coppa Italia, si è già interrotta a seguito dell’inattesa eliminazione nel mini girone iniziale.

Tornando per un attimo alla gara giocata quasi al confine con la Basilicata, ha fatto un po' storcere il muso l’accoglienza, non proprio delle più ospitali, riservate alla dirigenza ospite. Idem per i ben 11 euro, obiettivamente un po' troppi per una gara di Eccellenza oltre che per un settore non provvisto di copertura, richiesti, quale costo del tagliando d’ingresso, al centinaio di tifosi vigorini al seguito della squadra.

Ferdinando Gaetano

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