Lamezia Terme – Vanno via via delineandosi i rapporti di forza al vertice del girone più meridionale della serie D. Non è probabilmente un caso che dopo la settima di ritorno le prime tre posizioni sono adesso occupate dalle società che hanno speso di più essendo partite con l’obiettivo di vincere il campionato. In tale quadro finora Sambiase, in primis, e Vibonese hanno rappresentato, per indubbi meriti, le “intruse”. Certo, mancano ancora dieci turni alla conclusione e quindi le posizioni potrebbero nuovamente mutare, ma è indubbio che, specie per quanto concerne, il primo posto, oramai il Siracusa è padrone del proprio destino. Sono ben sei i punti di vantaggio sulla più immediata inseguitrice Reggina, peraltro battuta sia all’andata che al ritorno, nove, addirittura sulla Scafatese, da ieri terza grazie alla vittoria in extremis al “D’Ippolito” che gli ha consentito di scavalcare in classifica lo stesso Sambiase. Si dilata, al contempo, il ritardo di Umbaca e compagni dalla prima e seconda posizione, rispettivamente a -11 e -5. Perde tra le mura amiche pure la Vibonese e quindi resta il punto di differenza tra quest’ultima ed i lametini. Scende, invece, da undici a dieci lunghezze il comunque più che confortante margine di vantaggio del Sambiase sulla sesta, che da ieri è l’Igea Virtus e non più la Nissa.
Quarta sconfitta in campionato, la seconda, tra l’altro sempre per 0-1, tra le mura amiche, per la squadra allenata da Claudio Morelli che ieri pomeriggio ha disputato un buon primo tempo, senza tuttavia riuscire a pungere sotto porta, fallendo anche la grossa chance dagli undici metri. Nei secondi 45’ è venuto progressivamente fuori il maggior tasso tecnico e di esperienza di un roster, quello campano, zeppo di nomi importanti per la categoria. Basti pensare a coloro che sono subentrati in corso d’opera, su tutti quel Molinaro capace di spaccare, decidendola a due giri di lancette dal novantesimo, la partita. Gol peraltro arrivato quando già da 13’ i campani erano rimasti in inferiorità numerica a causa del secondo giallo rimediato da Magri per abbattere il solito indomito Ferraro al limite dell’area. Insomma proprio l’episodio che sembrava potesse ridare slancio e convinzione ai giallorossi, si è invece rivelato un’arma a doppio taglio. A quel punto, infatti, il Sambiase ha probabilmente ritenuto a livello inconscio di non poter più correre eccessivi rischi. Tanto più che mister Morelli ha quindi messo un attaccante (Maitini) al posto di un difensore centrale (Colombatti), nel tentativo di provare a vincerla. La Scafatese, che già da un po' di tempo si stava rendendo parecchio pungente in ripartenza, vedi palo sfiorato al volo da Maggio e poi da Molinaro, ha raddoppiato gli sforzi, difendendosi con ordine dagli attacchi via via meno lucidi degli avversari e colpendo con un guizzo dello stesso Molinaro nonostante nell’occasione attorniato da ben due difensori sambiasini. Alla lunga è insomma uscito fuori il maggior “mestiere” degli ospiti.
Nessun dramma, però, dato che, comunque andrà a finire, quella del Sambiase rimarrà un’annata più che positiva. Certo, i numeri, solo quattro punti all’attivo negli ultimi 360’, dicono inequivocabilmente che si sta attraversando una fase di appannamento. Così com’è evidente che qualche calciatore stia un po' rifiatando dopo aver dato tanto. Senza dimenticare, poi, l’assenza, per infortunio, nell’ultimo mese e mezzo di un elemento in grado di saltare l’uomo qual è Cataldi. Restano dieci giornate, dalle quali cercare di raccogliere quanto più possibile per provare quantomeno a giocare la semifinale play-off tra le mura amiche e con due risultati su tre a disposizione. La Scafatese è la quarta squadra, dopo Pompei, Nissa e Locri, a riuscire a strappare, tra andata e ritorno, ben quattro punti al Sambiase. Sesta vittoria consecutiva del Siracusa, che inizia così ad intravedere la striscia record di otto affermazioni di fila centrata da Umbaca e compagni tra la dodicesima e la diciannovesima giornata. Agli aretusei restano ormai solo due scontri diretti da disputare, contro Scafatese e Vibonese, peraltro entrambi tra le mura amiche.
La striscia positiva più corposa in essere resta, per la seconda settimana di fila, quella della Scafatese, imbattuta da nove giornate, le quali hanno fruttato, complessivamente, diciannove punti. Ormai solo la formazione salernitana potrebbe superare quella record della Reggina, interrottasi una settimana fa dopo ben diciassette turni utili consecutivi. Quello ieri assegnato dopo 18’ dal signor Acquafredda di Molfetta, è stato il quinto rigore concesso a favore dei giallorossi in questo campionato. Primo fallito, peraltro da quel Zerbo che non aveva mai sbagliato nelle precedenti tre occasioni in cui si era incaricato della battuta dagli undici metri. Primo penalty procurato, sebbene indirettamente visto il tocco di braccio di Magri sul suo cross, da Ferraro. Nonostante gli zero gol all’attivo negli ultimi 90’, quello del Sambiase resta il quinto attacco del torneo dopo quelli di Siracusa, Reggina, Scafatese e Vibonese. Passano da tre a quattro le compagini che hanno incassato meno reti: a Siracusa, Reggina e Vibonese va ora ad aggiungersi proprio la Scafatese. Le squadre che hanno perso di meno, giusto tre volte a testa, restano le prime due della classe, seguono, con quattro, Sambiase e Scafatese. Resta in attivo, ma scende da +3 a +2, il saldo punti tra quanto raccolto dai ragazzi di Claudio Morelli nelle prime sette giornate, ovvero nove punti, e quanto invece ottenuto (undici punti) nello stesso arco temporale di questo girone di ritorno.
Il singolo atleta giallorosso con più minuti giocati (2107’) resta Alessio Giuliani. L’estremo difensore romano è anche l’unico ad essere sempre sceso in campo in queste prime ventiquattro gare. Il secondo più “stacanovista” della rosa è il difensore Gerardo Strumbo (2070’), il quale ha saltato, peraltro per squalifica, esclusivamente la gara di Agrigento. Per il resto, sempre in campo senza mai essere sostituito. Al pari di Giuliani, ma con meno minutaggio, anche Luca Ferraro non ha finora saltato neanche una tappa di questo campionato. Soltanto in tre gare, peraltro consecutive (quarta, quinta e sesta giornata), il centravanti lametino non è partito dal primo minuto. Altro punto fermo dello scacchiere sambiasino è Gabriele Zerbo. L’attaccante palermitano non è stato utilizzato unicamente nella trasferta di Pompei, per squalifica. Nelle restanti gare sempre titolare ad eccezione del match con il Castrumfavara, allorquando è subentrato a metà secondo tempo.
Ferdinando Gaetano
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