Sei atleti calabresi nella spedizione azzurra per le Olimpiadi di Parigi 2024

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Lamezia Terme - Al via alle 19:30 di domani, con la canonica cerimonia di apertura, la trentatreesima edizione dei Giochi Olimpici. Parigi torna ad ospitare l’evento a 100 anni di distanza dall’ultima volta. Per questi Giochi, inoltre, tornerà il pubblico in presenza, componente mancata a Tokyo 2020 (ma si gareggiò nel 2021) a causa delle note restrizioni dovute alla pandemia. 

Sei gli atleti calabresi in lizza nella capitale transalpina: i pallavolisti Daniele Lavia e Gabriele Laurenzano, il nuotatore Giovanni Caserta, il tuffatore Giovanni Tocci, il taekwondoka Simone Alessio e, nel tiro a segno, Massimo Spinella. A voler essere precisi, in realtà sarebbero sei e mezzo dato che la madre della schermitrice Arianna Errigo, peraltro portabandiera dell’Italia, assieme a Gianmarco Tamberi (salto in alto), durante la cerimonia di apertura dei Giochi, è originaria di Condofuri. Motivo per il quale alla forte schermitrice qualche anno fa è stata conferita la cittadinanza onoraria dal paese dell’entroterra ionico reggino.

Daniele Lavia non ha bisogno di tante presentazioni essendo uno dei punti di forza dell’Itas Trentino, nonché titolare nella nazionale di Fefè De Giorgi. Nato a Cariati il 4 novembre 1999, si è formato, pallavolisticamente parlando, nella Caffè Aiello Corigliano, con la cui prima squadra ha giocato in B1 e A2, ed è attualmente uno dei più forti schiacciatori al mondo. Con l’Itas Trentino ha vinto uno scudetto, una Supercoppa italiana ed una Champions League. Con la maglia azzurra ha all’attivo un secondo posto all’Europeo Under 19. Stesso colore di medaglia al Mondiale Under 21, dove viene tra l’altro premiato come miglior schiacciatore. Ancora più vincente il suo percorso nell’Italia dei grandi, avendo portato a casa il titolo europeo nel 2021 e quello mondiale un anno dopo. “Solo” argento nell’Europeo 2023, allorquando viene nuovamente proclamato miglior schiacciatore del torneo. È ora alla ricerca di quell’oro olimpico che sembra rappresentare una maledizione per l’Italvolley, essendo più volte svanito in finale. Lavia, alla sua seconda olimpiade dopo quella di Tokyo, e compagni esordiranno sabato 27 luglio contro quel Brasile al cui cospetto si perse, proprio a Rio, la finale olimpica nel 2016. Nel privato l’aitante (è alto 2 metri) schiacciatore nativo di Cariati ama mangiare, ovviamente con le dovute proporzioni, in particolar modo la pasta, ed ascoltare musica (Avrai di Claudio Baglioni la sua canzone preferita). Si definisce curioso e socievole, ma anche un po' permaloso. Detesta la falsità. Oltre al volley, il suo sport preferito, gli piace anche giocare a basket ed a tennis.

Un po' meno prestante fisicamente (177 cm) è il ventunenne Gabriele Laurenzano, nato a Rossano Calabro. Fino all’età di 10 anni gioca a calcio come portiere, prima di virare, con risultati decisamente più prestigiosi, nel volley. Inizia nelle giovanili del Corissano, per poi passare al Castellana Grotte dove l’allenatore Vincenzo Fanizza (definito come un padre da Gabriele) lo plasma magistralmente, facendolo diventare il miglior libero del panorama giovanile nazionale. Nel 2021-22 l’esordio in Superlega con la neopromossa Prisma Taranto. L’anno successivo viene ingaggiato dalla Itas Trentino, ritrovando il quasi compaesano Lavia come compagno di squadra, dove gioca tuttora. Pur giovanissimo, può già vantare in bacheca uno scudetto (2022-23) e una Champions League (2023-24). Con la maglia azzurra ha invece vinto un oro europeo under 18 ed uno under 20 (venendo premiato in entrambe le occasioni come miglior libero), oltre ad un argento mondiale under 21 e ancora premio di migliore nel suo ruolo. Si definisce altruista ed affidabile, mentre come difetto afferma di fidarsi troppo. Il suo piatto preferito è la carbonara, ama passare il tempo libero con la famiglia, gli amici e giocare alla playstation. In questa Olimpiade è stato inserito nella rosa a disposizione di mister De Giorgi come 13° nel ruolo di riserva. A livello di mera curiosità, il padre di Gabriele, Pasquale Laurenzano, è figura nota a tutti quei tifosi vigorini che anni fa frequentavano il portale vlc1919.org, oggi non più attivo, per essere un acceso tifoso della Rossanese ma in ottimi rapporti con gli allora navigatori virtuali tifosi biancoverdi.

Dopo due ragazzi della provincia di Cosenza, andiamo a conoscere meglio il nuotatore catanzarese Giovanni Caserta. Nato nella città capoluogo di regione il 17 gennaio 2002, è alto 180 cm e pesa poco più di 70 kg. Dopo qualche titubanza iniziale, prende sempre più confidenza con l’acqua della piscina che diventa progressivamente il suo habitat naturale.  I suoi esordi lo vedono tesserato con la Calabria Swim Race, dov’è allenato da Vanni Celano. Da qualche anno ormai si allena ad Ostia, con la squadra delle Rane Rosse – Esercito Italiano, sotto le direttive del tecnico federale Claudio Rosseto. A livello di titoli, può già vantare una medaglia di bronzo individuale nei 200 metri stile libero e una d’argento nella staffetta 4X200, entrambe conquistate alle Universiadi 2023 di Chengdu. Quest’anno, grazie al brillante quinto posto ottenuto al Trofeo Settecolli, tenutosi al Foro Italico di Roma, si è conquistato la convocazione per le Olimpiadi parigine dove rappresenterà l’Italia nella staffetta 4×200 stile libero. La sua partecipazione ai Giochi è motivo di orgoglio per la nostra regione che non vedeva un proprio nuotatore alle Olimpiadi dal 1968, quando il crotonese Michele D’Oppido partecipò a quelle di Città del Messico. Giovanni torna spesso a trovare la famiglia in Calabria ed è un grande tifoso del Catanzaro calcio.

Nato a Cosenza il 31 agosto 1994, ma originario della frazione Arcavacata di Rende, Giovanni Tocci (1,76 per 72 kg) è uno dei tuffatori italiani più importanti.  Atleta del Centro Sportivo dell’Esercito, ha iniziato con la Cosenza Nuoto. Già da junior conquista quattro titoli europei. Nonostante qualche infortunio di troppo si affaccia con numeri importanti anche nel mondo dei grandi.  Nel 2016 vince la medaglia di argento agli Europei nel trampolino da 1 metro. Un risultato importante dato che l’Italia non otteneva un piazzamento sul podio, in una competizione internazionale di tale disciplina sportiva, da ben sette anni, cioè dagli Europei di Torino 2009. Un gradino più basso, bronzo, ai Mondiali di nuoto 2017 nel trampolino da 1 metro. Ritorno all’argento agli Europei 2018. Negli anni successivi otterrà altre quattro medaglie a livello continentale (un bronzo a Budapest 2020, un argento e due bronzi a Roma 2022). Ai Mondiali di Doha, in Qatar, del 2024, l’argento nel sincro 3 metri in coppia con Lorenzo Marsaglia. Per Tocci sarà la terza Olimpiade dopo il sesto posto conseguito tanto a Rio 2016 che a Tokyo 2020. Il cosentino partirà il 2 agosto con la gara sincronizzata dal trampolino 3 metri, con Lorenzo Marsaglia, che è la specialità sulla quale i due atleti, come anche l’Italtuffi, puntano in maniera particolare. Ha affermato come questa sia per lui l’Olimpiade della consapevolezza. È appassionato anche di altri sport, quali pugilato, atletica, volley e tiro al volo, ed ha come hobby la musica. Torna spesso nella sua Cosenza, pur allenandosi a Roma con il ct della nazionale Oscar Bertone.

Simone Alessio (1,98 per 80 kg) è nato a Livorno, dove il papà era paracadutista, il 14 aprile del 2000 prima di trasferirsi, a tre anni di età, a Sellia Marina. La passione per il taekwondo la eredita proprio dal padre Salvatore, ex praticante di questa disciplina. Inizia con la GS Vigili del Fuoco di Catanzaro, allenato da Francesco Laface. Attualmente milita in forza alle Fiamme Rosse ed ha come tecnico Claudio Nolano. Altro suo sport preferito è il calcio. Nel novembre 2017 si è laureato campione europeo juniores, vincendo a Larnaca la medaglia d'oro nei 73 kg.  Nel mese di gennaio dell'anno successivo conquista pure il titolo italiano nei 68 kg.  È stato il primo taekwondoka italiano a vincere un oro al Mondiale (a Manchester 2019 nei -74 kg). Sempre nella città inglese, nel 2022 primeggia nell’Europeo - 80 kg. Nel 2023 si laurea nuovamente campione del mondo a Baku. A Parigi proverà a far suo l’unico oro che ancora gli manca ed a riscattare la delusione per Tokyo 2020, allorquando si fermò ai piedi del podio nella categoria 80 kg.

Chiudiamo con Massimo Spinella, nato a Reggio Calabria l’8 agosto 1999. Cresciuto nella Tsn Reggio Calabria, oggi è in forza alle Fiamme Gialle. Ha iniziato a frequentare il poligono del rione Spirito Santo a soli 12 anni, assieme al fratello maggiore Mirko, praticando il tiro di pistola ad aria compressa. La scintilla con la sua specialità, la pistola automatica, è scoccata qualche anno dopo. Si allena da sempre con Paolo Basile, presso la sezione reggina di tiro a segno nazionale di via Padre Catanoso. Nel 2019 ha conquistato l’argento agli Europei Juniores di Bologna nella specialità pistola libera. Nel 2023 ha vinto la medaglia d’oro in una finale di Coppa del Mondo, specialità pistola automatica, tenutasi a Il Cairo, in Egitto. Spinella vanta anche due record italiani: nella pistola sportiva (587 pt.) e nella finale di pistola automatica junior. A Parigi gareggerà nella specialità pistola automatica 25 metri.  “La mia sfida – si legge sul sito dell’Unione Italiana Tiro a Segno - è stata sempre quella di riuscire ad essere competitivo, nonostante alcune difficoltà vissute”. Tra i suoi modelli e idoli ci sono Roberto di Donna e Ralf Schumann. Da bambino ha anche praticato minibasket e calcio.

Ferdinando Gaetano

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