Sambiase dalle polveri bagnate nelle ultime gare, salgono a tre le sfide consecutive senza vittorie

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Lamezia Terme – Torna con un solo punto, dalla trasferta contro quella che, assieme al Locri, era il fanalino di coda del torneo, il Sambiase. Giusto un brodino caldo dopo le due sconfitte contro Igea Virtus e Reggina. Prosegue, dunque, il momento di flessione, ma a livello di risultati più che di prestazioni, da parte di Umbaca e compagni. Salgono così a tre le sfide consecutive senza vittorie. Decisamente peggio si era comunque fatto in avvio di stagione, allorquando, tra la terza e l’ottava giornata, si restò per ben sei giornate senza la gioia dei tre punti. Le più immediate inseguitrici dei sambiasini nell’occasione hanno tuttavia fatto di peggio. La compagine del presidente Folino resta così quarta, aumentando di una lunghezza tanto il margine di vantaggio sulla quinta, la Vibonese, ora lontana quattro punti, tanto quello sulla sesta, ovvero la Nissa (kappaò a Ragusa dopo otto risultati utili consecutivi), adesso distante otto incollature. Il terzo posto, invece, diventa sempre più difficile da riconquistare dato che la Scafatese aumenta da una a tre incollature il gap sui giallorossi e, tra l’altro, a differenza di questi ultimi non dovrà più riposare nelle restanti cinque giornate. Sambiase che, prima dei play-off, ormai quasi ipotecati, dovrà dunque scendere soltanto altre quattro volte in campo. Domenica prossima ospiterà l’Enna (peggior attacco del torneo), quindi trasferta ad Acireale, impegno interno con il Licata e nuovo viaggio in quel di Paternò. A parte quest’ultima, che ha ormai poco da chiedere alla stagione, tutte compagini bisognose di punti per evitare la restante retrocessione diretta o, comunque, per cercare di tirarsi fuori dalla zona play-out.

A Sant’Agata di Militello, al cospetto di un undici che, come quello lametino, era reduce da due kappaò, i ragazzi di Claudio Morelli hanno giocato un buon primo tempo, senza tuttavia riuscire a concretizzare abbastanza. Tanto da andare al riposo soltanto sullo 0-1 grazie ad un tiro dagli undici metri. Più equilibrata la ripresa, apertasi con il pari siciliano firmato, con un gran gol, dall’ex Fc Lamezia Alessio Ziello. Un Sambiase, insomma, che sta tornando a fare fatica a finalizzare, com’era successo nella prima metà del girone di andata. Probabilmente anche gli stimoli, a livello inconscio, sono venuti un tantino meno visto che la pratica salvezza è stata chiusa già da svariate settimane e che da circa un mese e mezzo sono svanite le speranze di poter continuare a lottare per il primo posto. L’annata resta più che positiva, ovviamente. Per cui non resta che giocarsela con la mente libera, provando a raccogliere quanti più punti possibili in questo rush finale prima dei play-off.   

Per la settima gara di fila, Giuliani ha dovuto raccogliere un pallone in fondo alla propria rete. In questo torneo non era ancora mai successo. Al massimo si era subito gol per quattro settimane di fila, tra la terza e la sesta di andata. Alla voce attacco più prolifico, quello giallorosso resta il sesto. Nonostante la rete subita a Sant’Agata di Militello, sono sempre tre, invece, le compagini che hanno incassato meno gol: Siracusa, Reggina e Scafatese. Diventa negativo (-2) il saldo tra quanto raccolto nelle prime dodici giornate, ossia venti punti, e quanto invece ottenuto nello stesso arco temporale di questo girone di ritorno, cioè diciotto punti. Sesto, compreso quello poi rivelatosi vano di Agrigento, rigore stagionale a favore. Il primo procurato da Zerbo che in giallorosso ne aveva tuttavia già battuti quattro, tre trasformati e uno, quello contro la Scafatese, respinto dal portiere avversario. Quelli causati restano sempre tre, di cui uno sbagliato (dal Locri). Decimo, essendogli stato detratto quello segnato all’Akragas, centro stagionale per l’attaccante ex Sancataldese. Ferraro, ch’era a sua volta andato a segno, seppur dal dischetto, all’Esseneto, resta a undici. Sul gradino più basso del podio dei cannonieri stagionali giallorossi, troviamo Umbaca con otto centri.

Il singolo atleta con più minuti giocati (2557’) resta Alessio Giuliani. L’estremo difensore romano è anche l’unico ad essere sempre sceso in campo da titolare in queste ventinove gare di campionato. Così come il secondo più “stacanovista” della rosa è sempre il difensore Gerardo Strumbo (2516’), il quale ha saltato, peraltro per squalifica, esclusivamente la gara di Agrigento.Al pari di Giuliani, ma con meno minutaggio, anche Luca Ferraro non ha finora saltato neanche una tappa di questo campionato. Altro punto fermo dello scacchiere sambiasino si conferma ancora una volta Gabriele Zerbo. L’attaccante palermitano, avantieri tornato al gol dopo quasi due mesi e mezzo di digiuno, non è stato utilizzato unicamente nella trasferta di Pompei, per squalifica. Nelle restanti gare sempre titolare ad eccezione del match di andata con il Castrumfavara, allorquando è subentrato a metà secondo tempo.

Ottava presenza da titolare per Cataldi, che non veniva impiegato dal primo minuto dalla trasferta di Siracusa. Per la terza gara consecutiva, in terra peloritana la coppia centrale di difesa è stata impersonata da Strumbo e Valentino Frasson. Si tratta di quella maggiormente schierata a causa dei ripetuti problemi fisici che in questa stagione hanno tediato Colombatti. In ben quindici gare spazio al maggiore dei fratelli Frasson ed al difensore di Chiaravalle Centrale. Dodici i gol subiti per una media di 0,8 a partita. Solo undici gare per il duo Colombatti – Strumbo, con sette gol al passivo e conseguente media di 0,6. In due sfide, nelle quali si sono complessivamente incassati tre gol, per una media di 1,5 a partita, davanti a Giuliani ha invece agito la coppia centrale inedita Strumbo – Santiago Frasson.  Il restante, dei ventitre totali, gol è stato subito nei soli 7’ finali, recupero escluso, giocati, in casa contro la Scafatese, con la difesa a tre Perri – Strumbo - Frasson S.

Ferdinando Gaetano

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