Lamezia Terme – Tre punti tanto sudati quanto pesantissimi, quelli ottenuti ieri pomeriggio dalla Vigor Lamezia, contro il fanalino di coda Rende, al “Dante De Lio” di San Fili. Proprio quando sembrava doversi ormai allungare a tre la striscia di gare consecutive senza vittorie, è arrivato il gol in mischia dell’italo-argentino Franco Padin a far esplodere in un urlo liberatorio gli oltre duecento sostenitori arrivati da Lamezia. Proprio nel settore, a dir poco vetusto, riservato al pubblico ospite oltre un’ora prima si era però verificato un episodio drammatico e che ha fatto passare in secondo piano, ma probabilmente non per tutti, quello che stava accadendo sul rettangolo di gioco. Alle 15:15, ovvero subito dopo il momentaneo pari del Rende, un tifoso vigorino si è improvvisamente accasciato a terra perdendo conoscenza. Chi gli stava accanto si è immediatamente prodigato per richiamare l’attenzione di arbitro ed addetti ai lavori, tant’è che la signora Vanessa Tempesta di Rossano (senza nulla togliere alla professionalità degli arbitri, designazione un tantino inopportuna la sua, visto che la Rossanese è al momento la principale avversaria della Vigor nella lotta per il salto di categoria) ha immediatamente sospeso la gara. E qui arriviamo alle noti dolenti.
Premettiamo che da questa stagione le gare di Eccellenza non possono avere inizio se l’arbitro prima non certifica la presenza in loco dell’ambulanza o di un medico, munito di documento che attesti la sua identità e l’attività professionale esercitata, a disposizione della squadra ospitante e di quella ospitata. Di conseguenza, se è stato dato il fischio d’inizio tra Rende e Vigor vuol dire che era presente un medico vista l’assenza dell’ambulanza. Sta però di fatto che non è accorso a soccorrere e prestare le prime cure del caso allo sfortunato sostenitore lametino. Alle 15:26 il direttore sportivo della Vigor, Antonio Morelli, ha così chiamato il 118 richiedendo l’arrivo immediato di un mezzo di soccorso presso lo stadio di San Fili. Nel frattempo la gara riprendeva con il tifoso ancora steso per terra ed al quale soltanto gli altri spettatori presenti in curva, tra cui, fortunatamente, un tifoso infermiere, fornivano i primi, seppur inesperti, soccorsi. Soltanto alle 15:50, ovvero dopo dopo 35’ di attesa, e più solleciti telefonici, arrivava l’ambulanza, tra l’altro priva, come succede, purtroppo, nella maggior parte dei casi, di medico a bordo. Fortunatamente, intanto, il tifoso aveva ripreso conoscenza e, una volta verificato che i suoi parametri vitali erano tornati nella norma, ha potuto far rientro a Lamezia. Alla fine tutto si è concluso nel migliore dei modi, ma resta più di un interrogativo inquietante: e se il malore fosse stato più grave, pensiamo ad un arresto cardiaco, come sarebbe andata a finire per lo sfortunato protagonista? E poi, come mai il medico sociale del Rende, che ripetiamo da regolamento sarà stato sicuramente presente in panchina o comunque in tribuna, non è intervenuto a prestare i primi, ed in quanto tali spesso determinanti, soccorsi? La vita di una persona non deve sempre avere la precedenza sullo spettacolo, in questo caso calcistico?
Dopo tale doverosa parentesi, torniamo al calcio giocato. Quinto gol stagionale per Padin, tornato a giocare titolare a distanza di quasi tre mesi (Vigor – Reggioravagnese del 24 novembre) dall’ultima volta. Particolare curioso, nelle quattro partite in cui il centravanti italo-argentino è sin qui andato a segno, la formazione lametina ha sempre raccolto l’intera posta in palio. Dopo tre turni di astinenza, torna a gonfiare la rete avversaria pure Simone Fioretti, al quinto gol in sette presenze in biancoverde. Le due reti rifilate al Rende consentono all’attacco vigorino di tornare ad essere il terzo più prolifico dopo quelli di Rossanese e Reggioravagnese. Si resta, invece, la difesa meno perforata con dieci gol al passivo. Segue, con tredici, l’Isola Capo Rizzuto. Complice il nuovo scivolone della Reggioravagnese (appena due punti raccolti nelle ultime quattro uscite), la compagine di mister Salerno resta, ma ora da sola, in testa alla speciale classifica delle gare perse: soltanto due in ventuno giornate. Così come guida, con tredici affermazioni complessive, alla voce maggior numero di vittorie. Un successo più della Rossanese.
Sebbene il motore vigorino non stia ancora girando a pieno regime, quantomeno per l’organico sulla carta messo a disposizione dalla società da dicembre in poi, le più immediate inseguitrici stanno comunque mettendoci del loro per ostacolarsi a vicenda. Ieri si è infatti interrotta quella che era la striscia positiva più lunga in essere. Perdendo a Palmi, dopo nove risultati utili consecutivi, la Paolana ha perso anche la seconda posizione, adesso occupata per la prima volta dalla Rossanese. I bizantini sono a – 6 da Curcio e compagni ma devono recuperare la gara, o meglio i secondi 45’ (e si ripartirà dallo 0-0), di Brancaleone. In caso di successo il margine tra le prime due si dimezzerebbe, insomma. La formazione più in forma del momento si conferma la Palmese, imbattuta da sette turni durante i quali ha collezionato la bellezza di diciassette punti. Non a caso sarebbe saldamente in testa, con 16 punti, in un’ipotetica classifica che terrebbe conto soltanto del girone di ritorno. Inseguirebbero, a quota 13, Vigor, Paolana e Soriano
Quarta espulsione stagionale per la Vigor. A farne le spese anche ieri è stato uno dei tre centrali arretrati di esperienza. Dopo De Nisi (due volte) e Ruano, ieri è toccato a Scalon, per proteste, nei minuti finali. Resta appena negativo (-1) il saldo punti se raffrontiamo quanto racimolato dalla squadra, allora allenata da Danilo Fanello, nei primi 540’ di stagione, ovvero quattordici punti, con quanto invece raccolto (tredici) in queste prime sei giornate di ritorno. Vigor che al momento ha un ruolino di marcia sostanzialmente identico a quello delle prime ventuno giornate della scorsa stagione: 45 punti contro i 44 raccolti nei primi 1890’ del campionato di Eccellenza 2023-24. Domenica al D’Ippolito arriverà un’altra squadra assetata di punti nella lotta salvezza: quel Bocale che sembra essersi messo definitivamente alle spalle il lungo periodo no. Sono ben dieci, infatti, i punti raccolti dai reggini negli ultimi 360’. Gara che tuttavia rischia di doversi giocare nuovamente a porte chiuse a causa di qualche irresponsabile “tifoso” che, con lo stadio lametino già nuovamente in diffida, ha pensato bene, anzi malissimo, di far esplodere due forti petardi verso la fine del match.
Ferdinando Gaetano
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