Amichevole Vigor Lamezia - Vibonese, le dichiarazioni dei tecnici Fanello e Facciolo a fine gara

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Lamezia Terme – Sconfitta immeritata per la Vigor Lamezia nella seconda uscita amichevole stagionale. Dopo la goleada rifilata al Caraffa, i biancoverdi hanno ceduto con il minimo scarto, ma stavolta di fronte ad un avversario di una categoria superiore qual è la Vibonese. Com’era abbastanza prevedibile, in virtù delle ambizioni di vittoria finale dei lametini e di un certo ridimensionamento tecnico, soprattutto rispetto al girone di andata della scorsa stagione, dei rossoblù, n’è uscito fuori un test parecchio equilibrato, con Bernardi e compagni fattisi preferire sul piano della manovra. Alla fine, una disattenzione difensiva della retroguardia vigorina ha però fatto la differenza, con il contorno di un legno per parte e diverse palle gol non concretizzate sui due fronti. Clamorosa, in particolar modo, quella divorata dai padroni di casa al 90’ a seguito di uno svarione di un difensore rossoblù.  Nei primi 45’ mister Fanello ha impiegato quello che potrebbe essere un undici potenzialmente titolare, con l’ex Amantea Sicoli e l’indigeno Chirico, entrambi 2006, come fuoriquota. Molto più spazio agli under nella ripresa, con l’impiego progressivo dei vari Sicilia, Diano, Iovino, Pachì, Costanzo e Lucia. Quest’ultimo, 2006 del vivaio locale, si è messo in evidenza con almeno un paio di pregevoli spunti che hanno strappato gli applausi dei quasi 800 accorsi sugli spalti (l’ingresso era gratuito) nonostante il periodo ancora tipicamente estivo. Lo stesso Lucia si è tuttavia fatto prendere dall’emozione e dall’inesperienza allorquando, quasi allo scadere, si è ritrovato sui piedi la clamorosa occasione per firmare l’eventuale 1-1. Iovino, cresciuto nel settore giovanile della Juve Stabia, Pachì e Sicilia devono comunque ancora essere ufficializzati dall’ufficio stampa biancoverde.

A fine gara, in sala stampa hanno fatto capolino i due tecnici Facciolo e Fanello.

L’allenatore che ha raccolto l’eredità, piuttosto pesante, di Buscè, ha sottolineato, giustificandole a suo modo, le difficoltà palesate contro i lametini. “Abbiamo incontrato un Lamezia che andava a velocità doppia rispetto a noi. Ma era piuttosto normale visti i carichi di lavoro da cui siamo reduci. Abbiamo fatto fatica ad accorciare quando non avevamo la palla, oltre ad essere stati troppo lenti quando eravamo in possesso. Siamo partiti il 24 luglio e la squadra ha fatto dei grossi passi in avanti. La gara di oggi non fa testo perché avevamo di fronte una compagine molto più brillante. A me interessa essere pronti per l’8 settembre quando inizierà il campionato di serie D.”.

L’ex tecnico del Città di Sant’Agata non vuole sentir parlare di ridimensionamento, a livello di ambizioni, rispetto allo scorso torneo disputato dalla compagine del patron Caffo.  “Siamo la Vibonese e non possiamo permetterci di fare un campionato all’insegna dell’anonimato. Dobbiamo farne uno importante, cercando di giocare sempre al calcio, sia in casa che in trasferta. Poi è chiaro che davanti a noi avremo delle squadre che, a livello di budget, hanno speso molto di più”.

Chiara la filosofia di gioco che pretende dai suoi mister Facciolo. “Cercare di difendere il più alti possibile dalla propria porta. Chi parte favorito nel prossimo girone I di serie D? Dal mio punto di vista il Siracusa è la più forte di tutti. Ritengo possa ripetere il campionato fatto dal Trapani la scorsa stagione. Poi, dietro gli aretusei, vedo bene Reggina, Scafatese e Nissa. Ma ripeto, il Siracusa ha fatto una campagna acquisti davvero importante”.

Non nasconde una certa soddisfazione per quanto fatto vedere dai suoi Danilo Fanello, seppur consapevole che si tratti ancora di calcio d’agosto e che il torneo di Eccellenza sarà tutt’altro che una passeggiata.  “Buona gara, la nostra, per quello ch’è il momento della stagione. Dopo il test con il Caraffa, ch’era comunque squadra di categoria inferiore, oggi (ieri ndr) siamo stati bravi a restare sempre compatti e stretti tra i reparti, nonché a gestire il pallone ed a creare occasioni. Cosa importante soprattutto contro squadre di categoria superiore che hanno più gamba e che hanno iniziato prima la preparazione. Sicuramente dobbiamo migliorare nella finalizzazione. Mi è sembrato di rivivere qualche scena dello scorso campionato allorquando abbiamo sofferto proprio per non esser riusciti a sbloccare prima il risultato, e ciò non mi sta bene.  Bisogna fare decisamente meglio sotto quest’aspetto”.

Almeno sulla carta, a livello di organico sono state colmate le principali lacune tecniche e di esperienza emerse durante la scorsa stagione, e in particolar modo nella doppia sfida dei play-off nazionali con il Bisceglie. Ci riferiamo in particolar modo alle voci portiere, difensore centrale e centravanti. “Assieme alla società abbiamo stilato un programma anche relativo al mercato. Ritengo si sia allestita una buona squadra. Abbiamo preso un difensore centrale come Ruano, a centrocampo Pasquale Trentinella che ho avuto con me sia a Sambiase che alla Paolana e so perciò cosa ci può dare sia dal punto di vista tecnico che, soprattutto, umano. In attacco siamo stati bravi ad ingaggiare elementi come Padin e Azzinnaro che, come caratteristiche, dovrebbero darci una grossa mano. E’ chiaro, però, che sarà poi il campo ad emettere il suo verdetto insindacabile. Puntiamo al massimo, ma gli avversari non staranno certo a guardare. Lo stesso Ferrara, preso dopo averlo sfidato da avversario, con il Gioiosa, la passata stagione, ci ha confidato che quando ci hanno affrontato tutti loro hanno dato qualcosa in più per mettersi in mostra contro la Vigor, poiché tali sfide rappresentano una vetrina importante”.

Una Vigor Lamezia che, sul piano del gioco, dovrebbe ricalcare quella dello scorso girone di ritorno. “Il sistema di gioco alla fine lo fanno i calciatori. Certo, a noi piace molto tenere il pallino del gioco e di conseguenza devi continuamente muoverti. Non ci allontaneremo molto, perciò, da quanto fatto lo scorso anno, sia a livello di modulo che di principi. D’altronde, i giocatori nuovi li abbiamo presi anche perché adatti proprio ad un certo tipo di caratteristiche di gioco”.

Per l’ex tecnico di Sambiase e Paolana è ancora presto per dire quali saranno le principali antagoniste della Vigor nella lotta per il primato. “A noi questo deve interessare poco dato che ci sarà da soffrire tutte le domeniche. Ritengo, comunque, che la scorsa stagione le squadre di alta classifica fossero qualcuna in meno rispetto a quelle che prevedo in questo nuovo campionato. Paolana, Praia, Palmese, Gioiese, Ardore, sono tutte compagini che hanno ingaggiato sei-sette argentini a testa. E trattandosi per lo più di ragazzi alla prima esperienza in Italia, non possiamo sapere come risponderanno sul campo. Per questo dicevo di guardare solo al nostro interno, lavorando nel migliore dei modi con la consapevolezza che ogni domenica ci sarà da battagliare perchè tutti proveranno a far punti contro la Vigor Lamezia”.

Manca ancora qualche under, visti pure i tre ufficialmente ancora in prova, per completare la rosa anche se, come confermatoci dallo stesso Fanello, non è da escludere a priori un altro colpo importante. “La società non si tirerà indietro qualora si dovesse presentare qualche altra occasione che faccia al caso nostro. Mi ha dato totale disponibilità in tal senso e non posso far altro che ringraziarla. Stiamo valutando alcuni ragazzi in prova, dato che come under si è passato dai 2003-04 dell’annata passata ai 2005 e 2006 della prossima. E non è poca cosa dato che i 2006 l’anno scorso giocavano con gli Allievi. Il tempo ancora c’è, comunque, e sono certo che qualcosa ancora la troveremo”.

Ferdinando Gaetano

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