Lamezia Terme - “Un appello urgente e non più rinviabile all’unità, a fare presto, a fermare uno stillicidio di nomi e contrapposizioni che svuota la democrazia e rischia di creare un abisso tra i cittadini lametini e la partecipazione alla vita politica e al voto”. È il monito che viene dall’ultimo incontro di “Lamezia per noi”. Movimento promosso da un gruppo di cittadini e attivisti del mondo dell’associazionismo e di diverse realtà della città che, a partire da novembre, fanno sapere in una nota “ha provato a stimolare il dibattito nell’area progressista e a tentare di cambiare l’impostazione del percorso in vista delle elezioni comunali: passare dal totonomi e dalle “lotte intestine” a mezzo stampa e social alla discussione sull’idea di città, sulle idee, le proposte e la visione. Partendo da un criterio: risvegliare la partecipazione dei cittadini lametini, suscitare un nuovo entusiasmo”.
“Non sappiamo quanto ci siamo riusciti – ha dichiarato introducendo il dibattito Daniela Grandinetti – ciò che sappiamo è che abbiamo iniziato a novembre un percorso proprio per non arrivare al punto in cui ci troviamo oggi: a meno di 90 giorni dal voto, con un dibattito fermo o chiuso in poche stanze, con un crescente numero di cittadini disillusi e scoraggiati che già ora dicono di non voler andare a votare”. Partendo dai dati sulle affluenze alle urne dei lametini, evidenziano “nelle ultime tre tornate amministrative, 2010, 2015 e 2019, dati dai quali si riscontra un crollo in 10 anni di quasi venti punti nell’affluenza al voto al primo turno e di oltre la meta al secondo turno del ballottaggio, si è avviata una discussione vivace con interventi di diversi cittadini, tra i quali i rappresentanti di alcune forze politiche: Francesco Carito e Angelo Curcio del Partito Democratico, Annita Vitale di Azione, Rosario Piccioni di Lamezia Bene Comune, e numerosi altri esponenti. Nella diversità delle letture di “una crisi del voto che è anzitutto crisi della partecipazione e della politica cittadina”, l’appello alle forze politiche dell’area progressista e ai protagonisti della vita cittadina a fare sintesi, facendo prevalere la politica rispetto alle logiche dei nomi e dei personalismi, a dare risposta a quel mondo progressista lametino che chiede unità e quel “salto di qualità” nella proposta politica che possa riavvicinare alla partecipazione e, quindi, al voto, una larga parte di cittadini lametini che negli ultimi venti anni si è progressivamente allontanata”. Nelle prossime settimane, concludono: “Lamezia per noi promuoverà incontri tematici per tentare di riportare il dibattito cittadino sulle idee e le proposte per la città”.
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