Lamezia Terme – “Una città unita è quello che si chiede a chi dovrà amministrare per i prossimi anni Lamezia Terme”. Così, in una nota, Piero Renda del Parco agricolo della Calabria interviene appellandosi ai candidati in vista delle amministrative di maggio. Per Renda è necessario, quindi, “un Sindaco che conosca le realtà della gente i luoghi, strade, i vicoli, le piazze e non stia rintanato nella roccaforte del palazzo municipale. Un Sindaco semplice, umile, che faccia gli interessi della città che conosca le varie situazioni in cui vive ed ascolti e risolva le problematiche della gente. Gli assessori, consiglieri comunali, debbono essere da supporto per verificare e risolvere le varie situazioni, in breve tempo, della comunità. I partiti, non debbono essere delle saghe di familiari e amici, al servizio dei poteri forti, per salvaguardare gli interessi personali. I politici debbono avere un ideale, un senso di appartenenza, una dignità e moralità come persone e non spostarsi a destra o sinistra in base al proprio rendiconto e hanno l’obbligo di svolgere il loro compito come una missione. La campagna di ascolto non sia solo il periodo delle elezioni e la casa comunale non può sembrare una caserma militare ma aperta a tutti. I dirigenti comunali, siano orgogliosi e fieri di dare il loro contributo per la collettività rimanendo vicino al popolo ed anche perché vengono ben pagati per svolgere la loro funzione”.
E, prosegue Piero Renda: “Chi fa politica deve già conoscere le esigenze dei cittadini. Se si va in giro si ha bisogno di cose normali: strade pulite, percorribili senza buche, piazze senza erbacce, luoghi di aggregazione di una certa qualità, maggiore decoro urbano, strade più fluibili e più presenza dei vigili nelle zone nevralgiche come piazze, scuole. Lamezia ha centinaia casi di tumori ma nessuno si chiede il perché ne si preoccupa: saranno le centinaia di discariche aperte delle quali siamo circondati? Altro problema da risolvere le continue perdite idriche come Sambuco, Lamezia dovrà essere una città con forte sviluppo turistico, in parte, verso il mare e dovrà essere risolto l annoso problema del piano spiaggia con la creazione di stabilimenti balneari, nel rendere la pineta diversa con attrazioni e dall’altro sviluppo termale con la zona Caronte con il rifiorire del parco Difesa Mitoio, del Monte Reventino e messa in sicurezza delle zone montane e loro viabilità. Liberalizzare decine di edifici comunali bloccati da anni perché non a norma antisismica. Il verde pubblico affidato a gente competente che conoscono il sistema della potatura I torrenti che vengano puliti con attrezzatura adeguata in modo da eliminare le radici delle canne ed arbusti e non con il decespugliatore per evitare che dopo qualche giorno cresca tutto di nuovo. Ripristinare le vecchie delegazioni comunali o trovare il sistema per stare più vicini agli anziani, disabili Basterebbero un paio di stanze dei mercati coperti per fare questo. Il problema degli immigrati, dei Rom sia locali che provenienti da altre regioni. In alcune zone di Lamezia spostano spesso dei Rom provenienti dalla Sicilia. Pare vendano palloncini alle feste ma le autorità si sono chiesti come vive questa gente di 10, 12 persone con la vendita qualche palloncino? Loro hanno bambini non scolarizzati e nessuno si è mai chiesto di cosa vive questa gente. Risolvere il problema del campo rom e nello stesso tempo incentivare tutti i cittadini, che ne necessitano e non hanno immediata possibilità, per l’acquisizione di una casa. Lamezia ha bisogno di ordine e di legalità. Protezione dai continui furti, atti vandalici, dalla droga e prevenzione dell''alcolismo. Per la viabilità la costruzione della strada nella zona API che dovrebbe unire la via dell’ospedale a via Savutano fermo da anni per mancanza di fondi, il Parco di biodiversità Savutano, da me sollecitato ultimamente, e l’Amministrazione Provinciale e comunale hanno fatto le orecchie da mercante. Il museo della Memoria Contadina come simbolo, ricordo e per raccontare di come eravamo. Oggi, purtroppo l’economia si sta basando sui bar, aperitivi, giochi e supermercati. Una città dove la Cultura deve essere per tutti ma in realtà è per pochi. Una città aperta al turismo anche nei centri storici della zona San Teodoro o Sambiase vecchia. Il Bastione di Malta simbolo della nostra città chiuso da qualche decennio perché non a norma. È stata anche chiesto il ritorno della Fiera Campionaria dove fino a qualche anno fa portava in città migliaia di persone provenienti da tutte le parti d' Italia e la classe politica ha risposto programmando, in futuro, come area Fieristica la desolata ex Sir dove sicuro sarà un fallimento. Il periodo estivo la città spesso è vuota e bisognerebbe organizzare eventi al fine di rendere la città viva. Queste sono alcune cose da cui partire e i partiti, nei loro programmi, debbono mettere in chiaro da adesso, cosa vogliono fare e fissando anche i tempi di realizzazione. Tutti dicono di amare Lamezia e poi... niente si chiede una città normale, moderna, multietnica e vivibile.
© RIPRODUZIONE RISERVATA