Lamezia Terme - Trentadue anni fa Lamezia si sveglia con uno degli omicidi più atroci che possano essere commessi: la cantante Graziella Franchini, in arte Lolita, è stata barbaramente uccisa il 27 aprile 1986 nella sua villetta nel residence La Marinella. Chi può essere stato a porre fine alla vita della bionda veneta? A questa domanda, dopo tutti questi anni, ancora non c’è una risposta: non si conoscono il nome e il volto di colui o di coloro che l’hanno assassinata. Si concentra proprio su questo omicidio irrisolto il nuovo numero de Il Lametino che da oggi potete trovare in edicola.
La prima parte del nostro giornale, infatti, è dedicata ad un approfondimento su questo “cold case” che colpì tanto l’opinione pubblica lametina anche per i contorni di questa storia: un giallo perfetto rimasto insoluto. Dall’ipotesi del delitto passionale all’assoluzione di due imputate che furono accusate e poi scagionate, abbiamo ricostruito la vita di Lolita, dai suoi esordi canori fino alla tragica scomparsa, con foto e documenti del tempo. Un caso che forse, dopo tanti anni, e con le nuove tecniche investigative, potrebbe essere risolto.
Un approfondimento poi è stato dedicato ad uno dei pionieri della scuola moderna, Giuseppe Lo Moro. Direttore didattico, negli anni ‘70 rese l’istituto scolastico di Gizzeria, grazie all’introduzione del tempo pieno e di attività correlate, un fiore all’occhiello e all’avanguardia. La sua impronta è stata così forte che dopo tutti questi anni, il suo ricordo è ancora vivido e, proprio a Gizzeria, hanno deciso di intitolargli la scuola con una cerimonia tenutasi lo scorso mese di aprile.
A seguire, i commenti sulla situazione politica, le rubriche di storia, una serie di approfondimenti, commenti, interviste, rubriche di cultura, costume e società che da sempre fanno parte del nostro periodico. Buona lettura.
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