Unical è partner progetto europeo Impath-Tes

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Cosenza – L'Università della Calabria è partner del progetto europeo Inpath-Tes sul tema delle tecnologie ed applicazioni relative all'accumulo termico (PhD on Innovation Pathways for Thermal Energy Storage (G.A. - 657466), finanziato nell'ambito del Programma Quadro Europeo per la Ricerca e l'innovazione Horizon 2020.

"Si tratta – si legge in un comunicato - di un'interessante azione di Coordinamento e di Supporto, ovvero una misura di accompagnamento alla ricerca finalizzata alla comunicazione e divulgazione dei risultati perseguiti sul tema dell'energia, alla standardizzazione di programmi di diversi paesi, al dialogo con gli stakeholders mediante azioni di networking e workshops strategici. L'iniziativa, coordinata dall'Universitat de Lleida (Spagna), coinvolge un prestigioso partenariato composto da 22 partecipanti, sia del settore accademico che industriale. Il consorzio, infatti, include partner localizzati in 14 differenti nazioni. Il progetto avrà la durata di 36 mesi ed è finanziato complessivamente da un importo di 4.301.072,66 euro. Le attività programmate prenderanno concretamente avvio con un kick off meeting che avrà luogo a Bruxelles il prossimo 16 e 17 giugno". "All'evento - continua - parteciperà, in rappresentanza dell'Università della Calabria, Marilena De Simone afferente al Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Energetica e Gestionale (Dimeg) e responsabile Scientifico e coordinatore delle attività del progetto Inpath-tes”.

“E' da evidenziare - continua la nota - che l'attività dell'Università della Calabria sarà svolta in sinergia con il Consorzio Laif, azienda italiana partner del progetto di cui è Presidente la Dott.ssa Mary Trapani, con lo scopo di estendere il coinvolgimento a stakeholders locali e internazionali ed accrescere l'impatto dell'iniziativa. Il risultato atteso dal Progetto Inpath-tes - si legge ancora - è la formazione di professionisti altamente qualificati e la creazione di un percorso di dottorato efficiente poiché basato su esperienze di carattere pratico nelle infrastrutture di ricerca, negli impianti sperimentali, nelle aziende. Le elevate competenze lavorative acquisite dai dottorandi e futuri ricercatori - conclude - saranno di valido supporto affinché l'Europa possa mantenere la propria leadership tecnologica ed affrontare con mezzi appropriati la sfida energetica della nostra società".

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