Cosenza – “A volte sono proprio le microstorie a fare la storia”. Si è svolto in Commissione cultura nella Sala “Quintieri” del Teatro “Rendano”, la presentazione e la premiazione del libro ‘Criada’, romanzo d’esordio della cosentina Annalisa Martino. Il libro racconta la Calabria degli anni venti, a cavallo tra le due guerre - spiega l’autrice - che fa da cornice e da sfondo al romanzo. “A quei tempi - continua l’autrice - la Calabria era divisa in caste: da una parte i contadini depauperati dal regime, dall’altra i proprietari terrieri ai quali si affiancava la borghesia arricchitasi con il commercio. Elvira è una calabrese che esprime anche la forza e la determinazione delle donne di Cervicati, inclini al matriarcato. Anche se ha vissuto poco nel suo paese, ha acquisito le caratteristiche tipiche delle cervicatesi, ritagliandosi spazi di amore e di riconoscimento sociale. Sono andata alla ricerca delle mie radici per meglio capire il mio presente. Quando ho scritto “Criada” – aggiunge - ho cercato di condurre un lavoro di ricerca storica e antropologica e mi sono riappropriata delle mie origini. La sofferenza di Elvira viene sublimata nell’amore. E’ stata mamma senza esserlo, così come è stata capace di dedicare a coloro di cui si è presa cura, un amore profondo e straordinario”.
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