Tragedia nelle gole del Raganello: vittime provenienti da cinque regioni, oggi giornata di lutto in Calabria

civita2.jpg

Civita (Cosenza) - Sono cinque le regioni di provenienza delle vittime dell'ondata di piena del torrente Raganello: Puglia, Lombardia, Campania, Lazio e Calabria. Lo ha detto il prefetto di Cosenza Paola Galeone a conclusione della riunione nel Municipio di Civita.

Tra le vittime della tragedia del Raganello c'è una delle guide che accompagnavano gli escursionisti tra le gole della zona. Antonio De Rasis, 32 anni, di Cerchiara di Calabria, volontario di protezione civile, che era stato tra i soccorritori intervenuti dopo la valanga che distrusse un albergo a Rigopiano. Tra loro anche Paola Romagnoli, Bergamo, 55 anni, ricercatrice universitaria. Dalla Puglia provenivano Gianfranco Fumarola, 43 anni, di Cisternino, Miriam Mezzolla, 27 anni, di Taranto che si trovata a Civita con l’amica Claudia Giampietro, 31 anni, di Conversano (Bari). Dalla Campania erano in visita in Calabria Maria Immacolata Marrazzo, 43 anni, di Ercolano, Carmela Tammaro, 41 anni e Antonio Santopaolo, 44 anni, di Napoli.  Venivano da Roma Carlo Maurici, 35 anni e Valentina Venditti, 34 anni.

vvf-08212018-151757.jpg

Salvi invece i figli di alcuni escursionisti rimasti coinvolti nella strage. In particolare Fumarola sarebbe deceduto dopo aver salvato figli. Il 43enne era in escursione nel Raganello con i figli di 11 e 12 anni, che si sono salvati probabilmente grazie al loro papà, Gianfranco Fumarola, che era agente di polizia penitenziaria in servizio nel carcere di Taranto ed aveva tre figli maschi. E' morto la notte scorsa in ospedale a causa delle gravi ferite riportate. La moglie Cinzia, calabrese e insegnante di scuola primaria, ed il figlioletto di 4 anni dell'uomo avevano deciso di non partecipare all'escursione nel Raganello.

Avrebbe invece compiuto 43 anni il prossimo 26 agosto Maria Immacolata Marrazzo, la donna campana deceduta nella piena del Riganello nel Pollino. La donna era avvocato, come avvocato è il marito, Giovanni Sarnataro, sfuggito alla tragedia e ora ricoverato insieme ai due figli minorenni (hanno 11 e 9 anni) in codice giallo in un ospedale della zona. La famiglia si trovava in Calabria per le vacanze estive, vacanze che stava condividendo tra gli altri con i coniugi Antonio Santopaolo e Carmen Tammaro, anche loro tra le vittime della sciagura. Sconcerto nella città vesuviana, già profondamente turbata dalla tragica scomparsa di quattro giovani ragazzi nel crollo del ponte di Genova.

Oliverio: giornata lutto regionale

"Ritengo doveroso, in presenza di una tragedia così rilevante come quella delle 'Gole del Raganello', disporre per la giornata del 22 agosto, una giornata di lutto regionale, con l'esposizione delle bandiere a mezz'asta". Lo afferma, in una nota, il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio. "Dolore per i morti - aggiunge Oliverio - e grande solidarietà e cordoglio per i feriti ed i parenti delle vittime, in gran parte venuti in Calabria per trascorrere qualche giorno sereno, sono condivisi da tutta la comunità calabrese".

Il cordoglio del Presidente della Repubblica e del Consiglio

Tanti i messaggi di cordoglio per i familiari delle vittime del Raganello dal mondo politico ma anche dello sport e delle associazioni. Anche il Presidente Conte esprime apprensione e tristezza per la tragedia del Pollino. "Continuo a seguire con apprensione e tristezza gli sviluppi della tragedia del #Pollino. Si tratta purtroppo di 10 deceduti, 11 feriti e 23 persone tratte in salvo illese. Un grazie all'instancabile macchina dei soccorsi. Il Governo è vicino ai familiari delle vittime e ai feriti", scrive su twitter il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.

"Tutto il nostro Paese prova grande tristezza per questa nuova tragedia che ha provocato tanti morti e feriti nel Parco del Pollino. Esprimo la più grande solidarietà ai familiari delle vittime e ai feriti e ringrazio gli uomini del soccorso che hanno operato e stanno tuttora operando, con la consueta abnegazione, in condizioni difficili". Lo scrive, invece, in una nota il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Medico eliambulanza: "Non scorderò occhi terrorizzati bimba salvata"

Tra le tante storie di dolore anche quella raccontata da un soccorritore: "La piccola mano fredda di Chiara, i suoi occhi terrorizzati e l'incredulità sui volti dei sopravvissuti. Queste sono le immagini che rimarranno per sempre scolpite nella mia memoria. In ventidue anni di servizio non mi era mai capitato nulla di simile". Lo dice Pasquale Gagliardi, dirigente medico dell'elisoccorso regione Calabria, che ieri è stato tra i primi ad arrivare sul greto del torrente Raganello, nel Parco nazionale del Pollino, in provincia di Cosenza, dove a causa del maltempo, una piena ha travolto degli escursionisti che stavano visitando il canyon. "Volo da oltre vent'anni - ha aggiunto - e posso dire di essere un veterano. Ho soccorso centinaia di persone in situazioni difficili, ma mai mi era capitata una disgrazia di queste dimensioni. Forse la peggiore della mia vita professionale. Quando siamo arrivati non avevamo contezza di cosa era accaduto, pensavamo di soccorrere tre persone in difficoltà. Sono bastati cinque minuti per capire che quello che era accaduto non aveva precedenti".

bimba2.jpg

© RIPRODUZIONE RISERVATA