Studentessa suicida a Reggio, famiglia ha chiesto autopsia

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Reggio Calabria - Dovevano svolgersi oggi ma sono stati rinviati i funerali di Maria Rita Lo Giudice, la ragazza di 25 anni, figlia e nipote di esponenti della 'ndrangheta reggina, suicidatasi domenica a Reggio Calabria dopo essersi lanciata dal quinto piano della sua abitazione. I familiari della ragazza hanno infatti chiesto che sul corpo della congiunta sia effettuata l'autopsia. Sulle motivazioni del gesto compiuto dalla giovane donna hanno avviato accertamenti i carabinieri. In prefettura a Reggio Calabria sui temi del disagio sociale e psicologico che vivono alcuni giovani appartenenti a famiglie di 'ndrangheta, si è tenuta una riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica convocata dal Prefetto Michele Di Bari.

"Non si parte dall'anno zero - ha detto il Prefetto Di Bari - perché bisogna dare atto alla società civile reggina che è diventata anch'essa protagonista attiva nella lotta alla 'ndrangheta: il cambiamento culturale cui si auspica, evitare la doppia marginalizzazione di chi sceglie di cambiare strada, parte da una sensibilizzazione di cui le stesse istituzioni stanno scegliendo oggi, responsabilmente, di farsi carico".

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