Reggio Calabria - Un incendio è divampato la notte scorsa nella baraccopoli di San Ferdinando ed ha provocato una vittima: Ba Moussa, 29 anni, di nazionalità senegalese. Nel rogo sono state distrutte una ventina di baracche. Le fiamme potrebbero essere scaturite da uno dei tanti fuochi accesi dai migranti per riscaldarsi: una scintilla avrebbe provocato le fiamme che poi si sono rapidamente propagate tra le abitazioni di fortuna fatte di materiale infiammabile come legno e plastica. L’incendio ha interessato la parte vecchia della tendopoli causando la distruzione di circa 20 baracche. Sono in corso le indagini della Polizia di Stato coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi finalizzate a ricostruire la dinamica dei fatti.
La vittima nel 2015 ha ottenuto la concessione della protezione umanitaria dalla commissione territoriale di Trapani. Moussa è stato titolare del permesso di soggiorno, sempre per motivi umanitari, scaduto nel marzo del 2018, non rinnovato per mancata presentazione della documentazione. Secondo quanto si apprende il giovane era stato arrestato, in forma differita, dal Commissariato di Gioia Tauro, a dicembre 2018, su delega della Squadra Mobile della Questura di Pisa, sempre per reati in materia di stupefacenti (detenzione ai fini di spaccio di hashish) ed era stato scarcerato il 16 gennaio 2019.
Terza vittima in un anno
Con il giovane morto la notte scorsa, salgono a tre le vittime di incendi nella baraccopoli di San Ferdinando registrate in un anno. Il 27 gennaio 2018 perse la vita una 26enne nigeriana, Becky Moses. In quel caso l'incendio fu doloso. Pochi mesi dopo la polizia ha fermato una donna ritenuta la mandante del rogo, fatto appiccare per gelosia. Il 2 dicembre 2018, morì Surawa Jaith, del Gambia, che avrebbe compiuto 18 anni pochi giorni dopo. In precedenza, nella baraccopoli dove nel periodo invernale vivono anche migliaia di migranti impegnati nei lavori di raccolta degli agrumi nei campi della piana di Gioia Tauro, si erano verificati altri incendi che non avevano causate vittime solo per puro caso.
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