Reggio Calabria - I Carabinieri di Reggio Calabria hanno arrestato, su richiesta del Gip Massimo Minniti, del procuratore Federico Cafiero de Raho e del sostituto procuratore Stefano Musolino nell’operazione denominata “Terra Bruciata”: Pasquale Libri di 74 anni, Claudio Bianchetti di 33 anni e Antonino Sinicropi di 44 anni, appartenenti alla cosca Libri che opera nel quartiere di Cannavò nella zona sud di Reggio Calabria. I tre uomini sono responsabili di associazione di tipo mafioso e tentata estorsione aggravata. Le indagini dei carabinieri hanno dimostrato come la cosca Libri risulta ancora oggi particolarmente attiva sul territorio di Reggio e che il capo indiscusso dell’organizzazione criminale dopo il decesso di Domenico detto “Mico”, è Pasquale Libri. Si è, inoltre, acclarato come la cosca continui ad esercitare il proprio potere criminale taglieggiando gli imprenditori edili impiegati nella realizzazione di lavori sia pubblici che privati.
Gli elementi raccolti hanno dimostrato come il boss Pasquale Libri, dopo essere stato scarcerato per motivi di salute e sottoposto agli arresti domiciliari, anche presso strutture sanitarie, abbia continuato indisturbato a dirigere la propria organizzazione criminale impartendo disposizioni a Claudio Bianchetti e Antonino Sinicropi. L’attività investigativa ha dimostrato come Pasquale Libri, Claudio Bianchetti e Antonino Sinicropi, attraverso intimidazioni, hanno costretto un imprenditore edile alla consegna di 50.000 euro, dapprima facendo intendere all’imprenditore che si trattava di un “semplice” prestito e, successivamente, che si trattava di un’imposizione a titolo di “pizzo”. Pasquale Libri, Bianchetti e Sinicropi erano già stati coinvolti, nel febbraio del 2012, nell'inchiesta "Cosmos", con l'accusa di estorsione, aggravata dal metodo mafioso, ai danni dell' impresa "Bentini", impegnata nei lavori di realizzazione del nuovo palazzo di giustizia di Reggio Calabria. I tre, in particolare, avevano imposto l'assunzione di maestranze, forniture di beni e servizi necessari per l'espletamento dei lavori, tra cui quello della ristorazione. I tre uomini sono stati condotti presso il carcere di Reggio Calabria.
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