Reggio Calabria - La DIA del centro Operativo di Roma ha sequestrato beni per oltre 20 mln di euro a personaggi legati alla 'ndrina dei Gallico di Palmi (Rc) per anni protagonista di una sanguinosa faida con la famiglia dei Condello.Tra i beni confiscati 18 società. Holding del gruppo la società Adonis che acquisiva immobili e quote societarie. Il provvedimento ablatorio ha riguardato anche l'Antico Caffè Chigi nell'omonima piazza di Roma. Oggi il locale è stato acquisito da una nuova società sottraendolo così al mondo dell'illecito.
Dia sequestra anche villa e 70 rapporti bancari
Ci sono anche una villa con piscina, composta da 29 stanze, a Formello (Roma) e 70 rapporti bancari tra i beni per un valore di venti milioni di euro confiscati dalla Dia a Nicola Defina e ad altre persone legate alla cosca dei Gallico della 'ndrangheta. Secondo quanto riferisce la Dia, una delle persone cui sono stati confiscati i beni negli anni scorsi rimase vittima di un agguato mafioso in cui fu ucciso Alfonso Gallico, capo dell'omonima cosca di Palmi, che era insieme a lui. La società Adonis, holding del gruppo di 18 società che sono state confiscate, aveva varie sedi a Roma ubicate tra il quartiere Coppedé ed i Parioli, in una zona dunque lussuosa della capitale. Le indagini hanno rivelato, secondo la Dia, un particolare meccanismo societario, denominato "trust", che garantisce, oltre a vantaggi fiscali nell'ambito dell'Unione europea, il trasferimento della proprietà, consentendo l'anonimato e rendendo così estremamente difficoltoso individuarne l'effettiva titolarità. Il sequestro dei beni sottoposti adesso a confisca era stato disposto dal presidente della terza sezione del Tribunale di Roma, Guglielmo Muntoni, in accoglimento della richiesta fatta dalla Dda sulla base delle indagini svolte dal Centro operativo Dia della capitale.
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