Operazione "Tisifone" sventato un Natale di sangue nel crotonese, Gratteri: "Qui i migliori investigatori" - I NOMI

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Catanzaro - Le cosche del Crotonese erano pronte a scatenare una nuova guerra di 'ndrangheta ma l'azione preventiva degli uomini della Polizia di Stato di Crotone coordinati dalla Dda di Catanzaro ha sventato sul nascere una serie di omicidi, alcuni dei quali, secondo quanto riferito dagli inquirenti, sarebbero stati eseguiti, senza l'intervento delle forze dell'ordine, in questi giorni, a ridosso del Natale.  A determinare la rottura degli equilibri tra le cosche di 'ndrangheta del Crotonese, colpite oggi dai fermi disposti dalla Dda di Catanzaro ed eseguiti dalla Polizia con l'operazione "Tisifone", secondo gli investigatori, sarebbe stata la fine degli interessi che ruotavano intorno al centro d'accoglienza per richiedenti asilo (Cara) di Isola Capo Rizzuto, determinata dagli arresti conseguenti all'operazione "Jhonny" che, nel maggio 2015, portò all'arresto di decine di persone, evidenziando le ingerenze della cosca Arena nella gestione del centro d'accoglienza per migranti. Le accuse a carico dei fermati, ritenuti dagli inquirenti legati alle cosche di Isola Capo Rizzuto, Crotone e Petilia Policastro sono, a vario titolo, quelle di associazione mafiosa, tentato omicidio, estorsione, tentata rapina, incendio, porto e detenzione illegale di armi e munizioni.

Il procuratore capo di Catanzaro, Nicola Gratteri, incontrando i giornalisti assieme al Procuratore aggiunto Vincenzo Luberto, al Questore di Crotone Massimo Gambino e agli uomini della squadra mobile di Crotone, ha inteso ringraziare il capo della Polizia Franco Gabrielli che – ha detto Gratteri - “ha preso a cuore il nostro distretto”. “Questo è il risultato un gioco di squadra. Da qui è partita una macchina che nessuno fermerà. Gabrielli – ha aggiunto il Procuratore- in tempi non sospetti ha inviato questori e investigatori di primissimo piano, tra migliori dirigenti di squadra mobile di Italia, e stiamo raccogliendo i frutti di tanta attenzione”.

“Tutto ciò ci ha consentito – prosegue -  di non “lasciare” il territorio di Isola a seguito dell'inchiesta Jhonny. Dal giorno successivo sono iniziate nuove indagini.  Qualcuno, in certi convegni, ha inteso affermare che il nostro lavoro sia teso a criminalizzare il territorio di Isola Capo Rizzuto. Questo qualcuno ha sbagliato di grosso, nessuno come noi ama questa terra e per tale ragione abbiamo mantenuto alta l'attenzione su quel territorio, per liberarla dal puzzo della criminalità”. Negli ultimi quattro mesi abbiamo documentato almeno cinque affiliazioni alla 'ndrangheta proprio perché le cosche si stavano riorganizzando”.

“I rituali di 'ndrangheta che sono stati documentati -  ha spiegato Luberto – mostravano una saldatura tra isolitani petilini e papaniciani – si stavano riaccordando sempre in un'ottica di spartizione del territorio puntando le loro mire criminali non più sull'accoglienza ma sul business delle scommesse on – line. Secondo quanto emerso, ai riti di affiliazione dei nuovi adepti hanno partecipato, seguendo precisi rituali, i vertici delle cosche del Crotonese: Grande Aracri, Arena, Gentile, Lentini, Megna. Gli inquirenti hanno documentato anche gli affari tra i Nicoscia la cosca Megna, fra cui l'estorsione e l'imposizione di un servizio di sicurezza e guardiania ai danni di un locale di Le Castella, nota localita' turistica della costa ionica.

I NOMI 

Salvatore Arena (27 anni, Isola Capo Rizzuto)

Brook Seyoum Asrat (31 anni, Isola Capo Rizzuto)

Gianfranco Calabretta (31 anni, Isola Capo Rizzuto)

Antonio Capicchiano (41 anni, Isola Capo Rizzuto)

Orlando Capicchiano (25 anni, Isola Capo Rizzuto)

Salvatore Capicchiano, detto Porcedduzzu (43 anni, Isola Capo Rizzuto)

Cesare Carvelli (33 anni, Crotone)

Rosario Curcio, detto Pilurussu (58 anni,  Petilia Policastro)

Antonio Gentile (50 anni, Crotone)

Giuseppe Gentile, detto Pepe' (44 anni, Isola Capo Rizzuto)

Alessandro Giardino (20 anni, Crotone)

Tommasino Ierardi (41 anni, Petilia Policastro)

Antonio Lentini (19 anni , Crotone)

Francesco Macrillo' (25 anni, Crotone)

Antonio Manfredi (19 anni, Crotone)

Luigi Manfredi (21 anni, Crotone)

Giovanni Muccari (30 anni,  Crotone)

Antonio Nicoscia (31 anni, Isola Capo Rizzuto)

Santo Claudio Papaleo (30 anni, Crotone)

Carmine Serapide (31 anni, Crotone)

Antonio Sestito (40 anni, Crotone)

 B.M.

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