Lamezia, operazione Crisalide: chiesto rinvio a giudizio per 64 persone, udienza preliminare il 27 aprile

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Lamezia Terme – È stato chiesto il processo per 64 persone, coinvolte nell’inchiesta chiamata “Crisalide” che aveva portato prima a 52 fermi, di coloro che sono considerati affiliati alla cosca 'ndranghetista "Cerra – Torcasio - Gualtieri" attiva nella piana di Lamezia, e in un secondo momento all’arresto di altre sette persone.

Dopo la chiusura indagini, è stato chiesto per loro il rinvio a giudizio ed è stata fissata la data dell’udienza preliminare: il prossimo 27 aprile dovranno comparire al Tribunale di Catanzaro davanti al Gup Pietro Carè. Le persone fermate nel maggio scorso erano state ritenute responsabili a vario titolo di associazione di tipo mafioso, traffico illecito di sostanze stupefacenti, possesso illegale di armi ed esplosivi, estorsione, danneggiamento aggravato, rapina.

L'operazione, denominata "Crisalide", aveva preso origine da un’indagine del Nucleo Investigativo di Catanzaro e della Compagnia di Lamezia Terme, aveva permesso di documentare l’operatività della cosca dedita ad un controllo asfissiante del territorio mediante attività estorsive e danneggiamenti ai danni di imprenditori e commercianti ed allo spaccio di sostanze stupefacenti.

Tra gli indagati, anche l’ex vicepresidente del consiglio comunale lametino Giuseppe Paladino, suo padre Giovanni e Pasqualino Ruberto, ex consigliere comunale. A loro viene contestato dalla Procura di aver assunto “[…] il ruolo di concorrenti esterni dell’associazione criminale di stampo ‘ndranghetistico denominata cosca Cerra-Torcasio-Gualtieri in quanto pur non potendosi ritenere inseriti stabilmente nella struttura organizzativa del sodalizio, fornivano tuttavia un concreto, specifico, consapevole e volontario contributo di natura materiale e/o morale”. Gli inquirenti fanno riferimento, in particolare, alla campagna elettorale del 2015 specificando come i tre, secondo le indagini: “[…] si proponevano quali politici e professionisti di riferimento della cosca “Cerra-Torcasio-Gualtieri”.

Il rinvio a giudizio è stato chiesto per:

  • Antonio Miceli,
  • Nicola Gualtieri inteso "Nicolino",
  • Giuseppe Grande "U pruppo",
  • Vincenzo Grande,
  • Daniele Grande,
  • Teresa Torcasio,
  • Antonio Domenicano,
  • Mattia Mancuso,
  • Danilo Fiumara,
  • Luca Salvatore Torchia,
  • Ottavio Muscimarro,
  • Paolo Strangis,
  • Rosario Muraca,
  • Domenico De Rito inteso "Tutu'",
  • Alessio Morrison Gagliardi,
  • Emmanuel Fiorino,
  • Fortunato Mercuri,
  • Carloalberto Gigliotti,
  • Vincenzo Brizzi,
  • Michele Grillo,
  • Alessandro Gualtieri,
  • Claudio Vescio inteso "caio",
  • Vincenzo Strangis,
  • Alex Morelli detto "ciba",
  • Antonio Torcasio detto "pallella",
  • Davide Cosentino,
  • Ivan Di Cello detto "Ivanuzzu",
  • Alfonso Calfa detto "paparacchiu",
  • Pino Esposito,
  • Smeraldo Davoli,
  • Antonio Perri detto "Totò,
  • Antonio Muoio,
  • Giuseppe De Fazio,
  • Antonio Mazza,
  • Pasquale Caligiuri,
  • Antonio Saladino detto "birricella",
  • Antonio Franceschi,
  • Rosario Franceschi,
  • Massimo Gualtieri,
  • Vincenzo Catanzaro,
  • Francesca Antonia De Biase;
  • Giuseppe Costanzo,
  • Antonio Gullo,
  • Guglielmo Mastroianni,
  • Antonio Paola "satabanca",
  • Antonello Amato,
  • Daniele Amato,
  • Flavio Bevilacqua,
  • Salvatore Francesco Mazzotta,
  • Concetto Pasquale Franceschi,
  • Saverio Torcasio, cl. 75
  • Maurizio Caruso,
  • Saverio Torcasio, inteso “geometra” cl.86
  • Francesco Gigliotti,
  • Davide Belville,
  • Antonio Stella,
  • Marco Cosimo Passalacqua,
  • Luigi Vincenzini,
  • Piero De Sarro,
  • Salvatore Fiorino,
  • Luca Torcasio, inteso “u cultellaro”,
  • Pasqualino Ruberto,
  • Giuseppe Paladino,
  • Giovanni Vincenzo Paladino. 

 

C.S.

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