Lamezia, omicidio Pagliuso: ergastolo confermato in appello per Marco Gallo, riconosciuta aggravante mafiosa

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Catanzaro – Arriva la conferma dell’ergastolo in appello a carico di Marco Gallo accusato di essere l'autore dell'omicidio dell'avvocato Francesco Pagliuso. La Corte di appello, (Presidente Abigail Mellace e, a latere, Paola Ciriaco e i giudici popolari) nell’udienza odierna, ha, infatti, confermato l’impianto accusatorio della Procura - rappresentata dal pg Luigi Maffia -, già sancito in primo grado. Riformata, quindi, la sentenza di primo grado con il riconoscimento dell’aggravante mafiosa (che era stata precedentemente esclusa) confermando la pena della misura massima dell’ergastolo. La Corte condanna l'imputato anche al risarcimento dei danni per le parti civili e dispone 90 giorni per le motivazioni. Rigetta, quindi, l’appello della difesa dell’imputato (avvocato Siclari). 

Durante il processo è stata ripercorsa la vicenda relativa all'uccisione del legale lametino, avvenuta nella notte fra il 9 e 10 agosto 2016. Il Pg Maffia, si ricorda, aveva chiesto che a Gallo, accusato di essere stato "un killer della 'ndrangheta e di avere commesso altri omicidi", venisse applicata l'aggravante mafiosa, esclusa dai giudici di primo grado. Il pg Maffia, infatti, si è detto "convinto e certo" che quello dell'avvocato Pagliuso "sia stato un omicidio che ha avuto origine in un ambiente mafioso. E che sia stato eseguito con modalità tipicamente mafiose". Nella sua requisitoria Maffia, riferendosi al movente dell'omicidio, aveva sostenuto che "l'avvocato Pagliuso era visto come un nemico dalla cosca Scalise della 'ndrangheta dal momento in cui aveva assunto la difesa del gruppo rivale dei Mezzatesta, ottenendo in loro favore notevoli successi processuali, al punto da determinare la propria condanna a morte". Nel processo si sono costituiti parte civile i familiari dell'avvocato Pagliuso, la Camera penale e il Consiglio forense di Lamezia Terme, il Consiglio nazionale forense e i Comuni di Lamezia Terme e di Soveria Mannelli. A rappresentare le parti civili gli avvocati Ferraro, Zofrea, Galeota, Staiano, Candido, Pietro e Gianfranco Agapito, Raimondi. 

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