Inosservanza delle prescrizioni, revocato sequestro per discoteca a Gizzeria

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Gizzeria - Disposta la revoca del sequestro preventivo di una discoteca nel Lametino. Nei giorni scorsi, la Guardia di finanza di Lamezia Terme aveva sequestrato in via preventiva una discoteca nel comune di Gizzeria in località Pesce e Anguille. Il provvedimento - come riporta Ansa - convalidato dal gip di Lamezia Terme per il quale oggi è intervenuto il dissequestro, era stato adottato per il pericolo che altri spettacoli, già autorizzati nella struttura, potessero svolgersi "in assenza di controllo da parte del gestore del numero di persone che accedono, con grave rischio per l'incolumità pubblica in caso di eventi avversi". Secondo l'accusa formulata dalla Procura di Lamezia Terme, il proprietario della struttura, amministratore di una società che gestisce il locale, avrebbe aperto il lido di Gizzeria per serate con discoteca, il 17 agosto scorso, senza osservare alcune della prescrizioni imposte dal Comune per salvaguardare l'incolumità pubblica. In particolare, prosegue Ansa "la postazione con ambulanza posta fuori dal locale è risultata sprovvista di un medico e il personale non era dotato di strumenti idonei al conteggio delle persone autorizzate ad accedere nella struttura. Nel corso del controllo delle Fiamme gialle sarebbe emerso che, nell'esercizio di un locale di spettacolo con capienza superiore a 100 persone, il proprietario avrebbe omesso di presentare la segnalazione certificata di inizio attività antincendio".

La nota della difesa

“Il PM procedente, Giuseppe Falcone, su istanza della difesa, avvocati Tiziana D’Agosto ed Elena Donato, ha disposto la revoca del sequestro preventivo con conseguente restituzione di tutto quanto oggetto di misura al legittimo titolare. Tanto è stato disposto in quanto, attraverso l'esibizione di idonea documentazione, è stato dimostrato l’esatto adempimento di tutte le prescrizioni imposte dalle Autorità ed, in particolare, l’utilizzo di strumentazione idonea al conteggio degli avventori del locale, con conseguente insussistenza del paventato pericolo per l’incolumità pubblica in occasione dei futuri spettacoli”. 

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