Catanzaro – Erano finiti a processo con l’accusa di presunte false perizie e corruzione di medici e avvocati per favorire il boss Mantella, divenuto collaboratore di giustizia. Oggi, il Gup di Catanzaro, Teresa Tedesco, ha dato lettura della sentenza per i quattro imputati che hanno scelto il rito abbreviato.
Santina La Grotteria, 46 anni, di Maierato (difesa dall’avvocato Francesco Catanzaro), compagna di Andrea Mantella all’epoca dei fatti, è stata condannata a 3 anni di reclusione. Le ipotesi di reato a suo carico erano quelle di favoreggiamento personale e false dichiarazioni con l’aggravante della mafiosità. Il Pm aveva chiesto la condanna a 6 anni e 2 mesi.
Antonella Scalise, 62 anni, di Crotone, consulente tecnico della difesa (difesa dall’avvocato Antonietta De Nicolò) è stata assolta per non aver commesso il fatto. Il pm aveva chiesto anche l’assoluzione.
Mauro Notarangelo, 51 anni, di Catanzaro, medico legale (difeso dagli avvocati Stefano Nimpo e Gregorio Viscomi), assolto dall’ipotesi di corruzione perché il fatto non sussiste, previa esclusione dell’aggravante della mafiosità, non luogo a procedere per intervenuta prescrizione per le atre ipotesi di reato. Il Pm aveva chiesto la condanna a 4 anni.
Massimo Rizzo, 56 anni, di Catanzaro, professore, consulente tecnico della difesa (difeso dall’avvocato Francesco Gambardella), è stato assolto dal reato di corruzione perché il fatto non sussiste e non luogo a procedere per intervenuta prescrizione per il reato di falsa perizia. Il Pm aveva chiesto per il dottore la condanna a 6 anni e 2 mesi di reclusione.
Nel febbraio dello scorso anno, inoltre, era stato disposto il rinvio a giudizio di nove persone tra cui gli avvocati Salvatore Staiano e Giuseppe Di Renzo.
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