Roma - E' polemica sul nome "Democratici e progressisti", a quanto pare già esiste e, quindi, depositato alla Camera nel 2014. È quanto si conferma da fonti parlamentari Pd, dopo l'annuncio del nuovo movimento di centrosinistra formato da ex Pd ed ex di Sel. "Articolo 1-Movimento democratico e progressista", è il nome del nuovo soggetto. Ma "Democratici e progressisti" fu già usato per una lista presentata alle elezioni regionali della Calabria, nel novembre 2014, a sostegno dell'allora candidato alla presidenza Mario Oliverio.
I detentori del simbolo sono il deputato Pd, già membro della segreteria renziana, Ernesto Carbone, il deputato Dem Ferdinando Aiello e il consigliere regionale Giuseppe Giudiceandrea. I tre, che hanno depositato nome e simbolo a Montecitorio, starebbero ora valutando azioni legali per difenderne la primogenitura e contestarne l'uso da parte del neonato movimento. "Sognavano di nascere originali e invece si scoprirono copie. Quel nome non si tocca. La lista Democratici e progressisti non è altra cosa rispetto al Pd come invece vogliono rivendicare Speranza e co.". Dichiarano i deputati Dem Ferdinando Aiello ed Ernesto Carbone, e il consigliere regionale Giuseppe Giudiceandrea. I tre esponenti del Pd noon intendono lasciarne l'uso al nuovo movimento della sinistra.
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