Il ministro Lollobrigida a Gizzeria: "Abbiamo raddoppiato i fondi all'agricoltura"

lollobrugida0.26_4d32d.jpg

Lamezia Terme - Il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, onorevole Francesco Lollobrigida ha partecipato a Gizzeria nel Lametino ad un'iniziativa per la presentazione della candidatura alle Europee dell'onorevole Denis Nesci di Fratelli d'Italia. Per l'occasione, Lollobrigida ha fatto il punto sulle attività di governo.

"In questo piccolo lembo di terra, d’Italia - ha detto il ministro - abbiamo avuto la contaminazione di tutte le culture del pianeta e questo ce lo portiamo dietro e nessuno riesce a copiarlo. Crediamo che questo vada riconosciuto da politiche nazionali come quelle che stiamo mettendo in campo. Abbiamo raddoppiato i fondi all'agricoltura. Mai un governo ha messo tante risorse per il mondo agricolo e continuiamo a farlo. L'ultimo decreto che abbiamo approvato qualche giorno fa entra sui temi dell’agricoltura, delle emergenze, ma anche della strategia, dell'equilibrio dei costi, del sostegno alle filiere in difficoltà. E poi c'è l'Unione europea. Unione europea - ha evidenziato Lollobrigida - che deve essere ripensata sui parametri dei Trattati di Roma del '57. Gli elementi fondanti dei Trattati di Roma furono quelli di garantire alle sei nazioni che fondarono l'allora CE un punto di riferimento che doveva essere più prosperità per i popoli e più capacità di mercato per i soggetti che producevano all'interno dei prodromi dell'Unione Europea. Nel tempo questo si è perso, questo è un fatto. Noi abbiamo pagato più di altri - ha sottolineato altresì il ministro all’Agricoltura - l'incapacità dei governi che hanno proceduto questo, di difendere gli interessi dei nostri imprenditori agricoli e della pesca. I numeri ce lodicono. Ci dicono che le marinerie che noi abbiamo perso in questi anni in Europa sono il 28% delle nostre flotte e in Italia siamo invece a 40% di perdite delle nostre marinerie e sull'agricoltura non va meglio, meno 24% di impreseagricole e in Italia arriviamo a superare il 30%, in alcune regioni in particolare la Calabria si è arrivata a perdere il45% delle imprese agricole, un dato drammatico che dimostra come le regole dell'Unione europea probabilmente non hanno tenuto adeguatamente conto delle tipologie e delle differenze che esistono tra i diversi modelli produttivi e ovviamente hanno avvantaggiato alcuni rispetto ad altri e allora da 18 mesi la musica è cambiata".

"In Europa abbiamo avuto modo di difendere alcuni principi, per noi l'agricoltura, l'impresa, non sono sostituibili da prebende momentanee che desertificano il territorio e quando finiscono i soldi per poter garantire assistenzialismo si comincia ad avere fame e noi crediamo che questo invece debba essere invertito con una capacità produttiva, con la possibilità di dare lavoro e lo si fa anche attraverso alcuni strumenti, per esempio la Pac ma anche con delle regole che siano equilibrate. Ho trovato - ha affermato ancora il ministro per l'Agricoltura - una realtà imprenditoriale molto viva con una Calabria protagonista. Tra le Regioni io non manco mai di fermarmi negli importanti stand che la Regione Calabria organizza in tutti gli eventi, sia nazionali che internazionali, perché non è tanto un'occasione per incontrare gli amministrativi della Regione che pure sono persone che lavorano per questo settore ma perché ci sono tante imprese che promuovono prodotti eccezionali e danno valore sui mercati facendoli conoscere perché un prodotto può essere eccezionale ma se non si conosce diventa difficile poterlo acquistare e soprattutto poterlo acquistare al giusto valore, il giusto valore è quello che riconosce il grande lavoro che c’è dietro ai nostri agricoltori, i nostri imprenditori agricoli e i nostri imprenditori della pesca hanno una grande capacità, quella di produrre qualità che deriva dalle nostre conoscenze millenarie”.

A.C.

© RIPRODUZIONE RISERVATA