Calabria: Pestaggio dopo partita Crotone – Reggina, due arresti

Tifosi-Crotone.jpg

Crotone – Due giovani sono stati arrestati e posti ai domiciliari dalla polizia, con l’accusa di essere responsabili degli incidenti accaduti il 7 ottobre scorso a Crotone dopo l’incontro tra la locale squadra di calcio e la Reggina,valido per il campionato di serie B. I provvedimenti, emessi dal gip di Crotone su richiesta della Procura della Repubblica, sono stati eseguiti dalla Digos della Questura, che ha anche notificato due obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria. Le quattro persone nei confronti delle quali sono state emesse le misure cautelari si sarebbero rese responsabili di un pestaggio ai danni di tifosi della Reggina venuti a Crotone al seguito della squadra. Quella messa in atto dalle quattro persone colpite dalle misure cautelari, fu una vera e propria spedizione punitiva. Secondo quanto è emerso dalle indagini della polizia, un gruppo di circa 15 persone raggiunse quattro tifosi della Reggina in località Steccato di Cutro, lungo la statale 106 jonica, mentre eranofermi con la loro auto in un'area di sosta, e li pestò a sangue. Gli aggressori si accanirono anche contro la vettura dei tifosi della Reggina, danneggiandola gravemente. Movente dell'aggressione sarebbero stati screzi e offese che c'erano stati tra i tifosi della Reggina e del Crotone nel corso della partita. All'interno dello stadio di Crotone, comunque, durante l'incontro, non c'erano state intemperanze gravi tra i tifosi o episodi di violenza e l'incontro, tra l'altro, fu vinto dalla squadra di casa.

Aggressione attuata tifosi Crotone e Cosenza

Un vero e proprio accordo criminoso tra tifosi del Crotone e del Cosenza per mettere in atto un'aggressione estremamente violenta. È quanto è emerso dalle indagini della polizia che stamattina hanno portato all'arresto di due tifosi del Crotone, Giovanni Mancini e Pasquale Folino, entrambi di 29 anni, per l'aggressione compiuta il 7 ottobre scorso ai danni di quattro tifosi della Reggina, tradizionalmente rivali di quelli crotonese e cosentini, dopo un incontro tra le due squadre. A carico di Mancini e Folino è stata eseguita un'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal gip di Crotone, Michele Ciociola, su richiesta del pm Francesco Carluccio. I due sono incensurati, anche se nei loro confronti era stato già emesso un provvedimento di Daspo. I due obblighi di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria sono stati emessi dal gip Ciociola nei confronti di un altro tifoso del Crotone, F.F., di 20 anni, e di un sostenitore del Cosenza, P.A. (34), che si era recato nella città jonica a Crotone per seguire l'incontro tra la formazione rossoblu e la Reggina. I tifosi della Reggina sono stati seguiti, secondo quanto è stato spiegato nel corso di una conferenza stampa, per quasi 40 chilometri fino a Steccato di Cutro, lungo la statale 106 jonica. L'aggressione è avvenuta nel momento in cui i sostenitori amaranto si erano fermati per soddisfare un bisogno fisiologico.

A salvare i quattro giovani di Reggio Calabria è stato il proprietario di un ristorante nei pressi dell'area di sosta, che ha acceso le luci ed ha urlato dopo essersi affacciato al balcone di casa. "Si tratta di un'operazione importante - ha detto il procuratore della Repubblica di Crotone, Raffaele Mazzotta - perché dimostra che lo Stato, grazie al lavoro in sinergia, sa dare risposte efficaci. Le persone che hanno compiuto questa aggressione violenta e barbara, comunque, non sono veri tifosi del Crotone. Col loro comportamento hanno macchiato una tifoseria che, invece, ha dimostrato in questi anni una certa maturità". Secondo il questore di Crotone, Luigi Botte, gli "arresti rappresentano un importante deterrente perché significa che non trascuriamo eventi che possono essere prodromici a fatti ben più gravi. Dobbiamo essere consapevoli che fare servizio di ordine pubblico non significa più guardare al proprio orticello, ma richiede un'ampia attività informativa. Questo perché abbiamo a che fare con delinquenti che premeditano le aggressioni". (ANSA)

© RIPRODUZIONE RISERVATA