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La Calabria nel primo Ottocento vide l’alternarsi al governo della dinastia borbonica e di quella dei Napoleonidi: i re Giuseppe Bonaparte, fratello dell’Imperatore, e Gioacchino Murat, cognato dei primi due; tali repentini mutamenti dinastici

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francesco_vescio-ok_48ed3-1_c2018_736f4_c645b_efd06_cf25d_61a3f_f5055_5e33f_9bc9f_2e2b4_7933e.jpgGioacchino Murat (La Bastide- Fortunière, 1767- Pizzo Calabro, 1815) fu re di Napoli dal 1808 al 1815; prese parte attiva alla Rivoluzione Francese; deciso sostenitore di Napoleone ne favorì l’ascesa al potere e fu uno dei più importanti

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 Nel 1806 Giuseppe Bonaparte, fratello dell’imperatore Napoleone, occupò il Regno di Napoli e ne divenne re; la corte borbonica si era trasferita a Palermo sotto la protezione della marina britannica, che aveva il dominio sui mari dopo la

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 La fine della Repubblica Partenopea (giugno del 1799), grazie soprattutto alle milizie sanfediste assoldate e guidate dal cardinale Ruffo, formate all’inizio principalmente da calabresi, permise il ritorno della corte borbonica da Palermo a

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