Concessioni balneari, no alle proroghe in attesa delle gare pubbliche: ricadute anche sul litorale lametino

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Catanzaro - Mentre le giornate si scaldano ed è ormai a un passo l'inizio della stagione di mare, sole e spiagge attrezzate, arriva un nuovo capitolo della lunga diatriba italiana che da mesi tiene con il fiato sospeso balneari, ambientalisti, amministratori comunali e buona parte degli esponenti politici sia in Italia che nelle sedi europee. Il Consiglio di Stato infatti conferma la scadenza delle concessioni demaniali per le spiagge al 31 dicembre dello scorso anno, obbligando così le amministrazioni a disapplicare eventuali deroghe e si richiama "ai principi della Corte di Giustizia Ue" per dare "immediatamente corso alla procedura di gara per assegnare la concessione in un contesto realmente concorrenziale". Nella sentenza si sottolinea che la risorsa spiaggia "è scarsa", al contrario di quanto sostenuto dal governo nella mappatura inviata a Bruxelles e portata a motivo della mancata applicazione della Bolkenstein.

Un quadro, dunque, in piena evoluzione e che anche in Calabria rischia di generare caos a poche settimane dall'inizio dell'estate, dal momento che non sono pochi i Comuni calabresi che avevano provveduto alle proroghe in assenza di indicazioni chiare da parte del Governo. Anche sul litorale lametino, da parte dei sindaci nelle scorse settimane non sono mancate le perplessità sul quadro normativo poca chiaro tanto da spingere alcuni sindaci - come quello di Lamezia e di Falerna - a non assumere alcune determinazione, per evitare rischi di contenziosi.

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