Lamezia Terme - L'obiettivo è quello "riqualificare le stazioni ferroviarie del Sud per migliorare la funzionalità dei loro edifici, la qualità dei servizi forniti, l’efficienza energetica e lo sviluppo dell'intermodalità ferro-gomma, abbattendo così anche l'impatto ambientale".
Un'importante fetta di finanziamenti legati al Pnrr è legata alla riqualificazione delle stazioni e l'ente attuatore è Rfi. Tra questi hub vi rientra anche quello di Lamezia Terme, e in Calabria anche Reggio Calabria, per un budget totale di circa 700 milioni da spendere - secondo il cronoprogramma pubblicato sul sito del ministero dei Trasporti - entro il 2026. "Gli interventi - spiegano da Rfi - permetteranno un miglioramento dell'efficienza dei servizi forniti, l'abbattimento dei costi e degli impatti energetici favorendo il benessere dell'ambiente e riqualificheranno intere aree urbane, solitamente più predisposte a degrado". Nello specifico, l'investimento riguarderà il miglioramento dell'accessibilità nelle stazioni, in particolare per le persone a ridotta mobilità (ascensori, rampe, scale mobili, percorsi PRM, illuminazione, innalzamento marciapiedi, ecc.), la riqualificazione dei sistemi di Informazione al pubblico e di assistenza ai passeggeri, modificando la qualità architettonica degli spazi di transito e attesa e dei servizi igienici. Ma nel Piano commerciale di Rfi legato proprio agli investimenti del Pnrr sono anche altre le stazioni e gli interventi per i quali c'è l'impegno di spesa: una linea d’intervento, ad esempio, è dedicata a ottimizzare l’orario nelle località di Lamezia Terme, Paola, Reggio Calabria, Melito, Sibari e Catanzaro Lido; trasformare e adeguare 18 stazioni medio/grandi, presenti nella regione, per renderle più accessibili e confortevoli ai viaggiatori. Nell’ambito degli interventi previsti, RFI adotterà inoltre misure adeguate a garantire l’accesso in stazione alle persone con disabilità e alle persone a mobilità ridotta.
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