Neonata rapita a Cosenza, famiglia piccola Sofia denuncia la clinica

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Cosenza - "Omessa custodia e vigilanza dei pazienti ricoverati, con particolare riferimento ai minori neonati". È quanto contestano gli avvocati Chiara Penna e Paolo Pisani, legali della famiglia della piccola Sofia Cavoto - la neonata rapita a gennaio scorso a Cosenza e poi ritrovata dalla polizia nel giro di alcune ore - nella diffida contro 'IGreco - Ospedali riuniti S.r.l.', in persona del legale rappresentante della Clinica 'Sacro Cuore' di Cosenza. La diffida - fanno sapere gli avvocati in una nota - è stata presentata in considerazione del "sequestro di persona subito dalla neonata e il danno cagionato alla degente Valeria Chiappetta nonché al papà e all'intera famiglia Cavoto". I legali, nella nota, specificano che non si escludono "ulteriori integrazioni di querela da porre all'attenzione del sostituto procuratore della Repubblica dottor Tridico, che si occupa del caso, in ordine a possibili condotte penalmente rilevanti e riconducibili sempre alla Clinica, all'esito delle attività di indagine difensive in corso", sulle quali continuano a mantenere "stretto riserbo".

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