Lamezia Terme - È uscito da poco il libro “Gli Intrusi (Fascino Mortale)” 176 pagine edito da Città del sole Edizioni di Reggio Calabria, scritto dal giornalista e scrittore Antonio Cannone. Il libro, che ha al suo interno un’introduzione del professor Raffaele Gaetano, parla dell’uomo, della sua aspirazione a diventare immortale, conquistare il potere assoluto soggiogando i suoi simili attraverso l'utilizzo dei mezzi di comunicazione.
Il libro parla del nostro quotidiano, filtrato da tv e Internet. Mezzi che l’uomo “ambizioso” trasforma in potenti strumenti di morte per annientare il resto del genere umano. In un mondo dominato da tecnologie sempre più all’avanguardia, una scoperta sconvolgente genera morte e distruzione. In mano a un’organizzazione criminale senza scrupoli, la possibilità di godere di un elisir di lunga vita diventa prerogativa di pochi eletti. L’obiettivo è allora quello di eliminare gli “intrusi” tramite un virus letale che diviene metafora dei rischi legati all’alienazione tecnologica. Narra di un’epoca caratterizzata da arrivismo e cinismo, osservata da un gruppo di persone “normali” che una potente organizzazione criminale definisce “intrusi” e che tentano di sfuggire al “fascino” che si rivela “mortale” rappresentato dalle nuove forme di comunicazione. Il modo per eliminare gli intrusi è un virus che si diffonderà attraverso un suono silenzioso dagli apparecchi tecnologici più usati con frequenze impercettibili alle orecchie. Tv, computer, telefoni mobili diventano pertanto una minaccia inedita, un demone dell’elettronica. E così il fascino della modernità estrema, diffusa nel mondo soprattutto attraverso i social network, si tradurrà in imminente pericolo. Tra assurdità e realismo, il romanzo pulp di Antonio Cannone scuote e invita il lettore alla riflessione: “in questo universo perverso c’è ancora spazio per un barlume di speranza?”.
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