Lasciatemi gridare

Scritto da  Pubblicato in Maria Arcieri

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Dovrebbe essere inserito nel codice penale, una legge che non permetta di alzare il tono della voce nelle conversazioni. C’è chi lo fa per abitudine, chi per dispetto e per infastidire, chi per l’ambiente familiare (tutti gridano) e chi per un problema di sordità. C’è chi prosegue il suo infinito viaggio nel narcisismo, egocentrismo che sfocia nell’ alzare il tono della voce in tutte le conversazioni. Poi c’è chi non è a conoscenza della buona e sana educazione. Ci sono luoghi pubblici in cui con il pubblico loro danno il peggio, dalle sale di attesa, ai mezzi di trasporto, (autobus, treni, aerei, nei negozi, zona privilegiate è alle casse che scambiano per una seduta di psicoterapia urlata). Poi ci sono anche gli esemplari che urlano i loro problemi e patologie e discorsi deprimenti in ogni dove. Manca solo la discoteca mentre ballano e se magari lo leggono il consiglio sono capaci che si imbellettano e lo mettono in atto. Chiamasi tossici narcisisti!

Per la psicologia quando qualcuno parla sempre a bassa voce con un tono sommesso può nascondere più verità di mille parole gridate. Quindi ti trovi a dialogare con chi alza il tono per farsi notare, e chi invece sussurra anche in mezzo al caos. C’è chi parla costantemente a bassa voce, come se temesse di disturbare l’aria che lo circonda. Infatti dietro questo modo di comportarsi che potrebbe sembrare semplice si nasconde un mondo interiore con varie sfumature, esperienze e vari significati. Il più delle volte troppe volte ignorati. Dalle voci basse si impara a leggere le emozioni con maggiore attenzione. E li ascolti. Nel vero senso della parola. Il tono sommesso potrebbe essere la conseguenza di esperienze, traumatiche. Per esempio da chi ha subito abusi, umiliazioni o episodi dolorosi e ha sviluppato un bisogno di protezione. E di conseguenza, parlare piano diventa un meccanismo di difesa. E tra il volume alto della voce e quello basso, è il silenzio che nasconde la verità più profonda. Anche perché parlare a bassa voce non è solo una questione di stile, di abitudine e educazione ma è soprattutto una scelta inconscia che riflette molto di più di quello che si può immaginare. In sostanza la voce può diventare uno scudo con implicazioni insospettabili che si nascondono dietro un tono di voce molto basso. Uno dei motivi potrebbe essere l’ansia sociale o persino la timidezza. Poi ci sono i soggetti che hanno paura del giudizio degli altri, sempre, sempre e costantemente sempre. In questo modo si attiva la strategia della scomparsa. Evitando così di attirare attenzioni indesiderate. Questa tendenza nasce soprattutto in età infantile, dopo aver subito critiche o prese in giro legate al modo di esprimersi. E in seconda istanza si consolida fino a diventare parte dell’identità della persona. La voce bassa non indica sempre una fragilità ma potrebbe indicare una scelta consapevole legata alla personalità. Per esempio gli introversi preferiscono ambienti tranquilli e profonde interazioni con toni morbidi e non si nascondono con la voce rispettano la loro natura. È sempre meglio rispettare la propria natura, magari a bassa voce o nel silenzio.

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