Lamezia Terme - Si chiama "Sangu" il libro di Daniele Cerra, presentato presso la libreria Sagio libri, gremita di persone, dietro la conduzione di Tiziana Bagnato. L'autore, che confessa di ritrovare nella scrittura un hobby particolarmente significativo, si proietta nel suo primo viaggio letterario lì dove, dopo la morte del padre trova un mondo suo, fatto di ricordi e di sentimenti diversi. Daniele Cerra è un lametino di 36 anni e dal 2007 vive a Monaco di Baviera. "Pur vivendo in Germania da 10 anni - afferma sorridendo - non ho ancora imparato bene la lingua tedesca".
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È ricercatore presso il centro aerospaziale ed è proprio mentre percorre i suoi 25km di strada che lo conducono a lavoro che Daniele cerca e trova le immagini adeguate alla sua trama. Un genere che va dal triller al romanzo storico, il tutto adornato da colori cangianti, in una osmosi tra fantasia e realtà. Si ambienta a Terina, e con un ritmo incalzante, ironico e fresco, rimanda a personaggi caratteristici della città di Lamezia. A loro l'arduo compito di calarsi anche in dinamiche inventate oltre che realistiche.
Si parla fra le altre cose di mafia, di Rom, ma anche di sport. "Un libro che va fuori i perimetri dell'ordinario" - afferma Tiziana Bagnato, giornalista. Ciò che si nota nella penna dell'autore é, a parere della Bagnato, il concetto di 'verosimiglianza'. "Zio Gregorio, personaggio lametino, di cui il vivace ricordo riporta indietro nel tempo a un ristorante, amava la supprissata con la lacrima" - dice Daniele Cerra. Da qui, la sofferenza della città. Una copertina, quella del libro in questione, che è stata portata in vita da Slow Street Food di Fernando Cimorelli. Ma all'interno dell'immagine si intravede qualcos'altro. É la Ciampa di cavallo, le case popolari a ridosso dell'ospedale cittadino.
V.D.
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