Calabria: Morto Pasquino Crupi, meridionalista convinto

Crupi.jpg

Reggio Calabria - È morto, all’età di 73 anni, Pasquino Crupi. Il professore era nato a Bova Marina, in provincia di Reggio Calabria, nel 1940.  Storico calabrese e meridionalista della prima ora, ha scritto diversi libri sulla storia di Calabria e la calabresità. Era giornalista pubblicista iscritto all’Ordine della Calabria dal 16 ottobre 1973 e prorettore dell’Università per Stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria. Tra le sue numerose opere: I fatti di Melissa (Catanzaro 1976), Letteratura ed emigrazione (Reggio Calabria 1982); Processo a mezzo stampa (Venezia 1982); Stragi di Stato nel Mezzogiorno contadino (Cosenza 1985); Il giallo colore del sangue di Luino (Reggio Calabria 1990); Un popolo in fuga (Cosenza 1991); L’anomalia selvaggia-Camorra, mafia, picciotteria, ‘ndrangheta nella letteratura calabrese del Novecento (Palermo 1992); Benedetto Croce e gli studi di Letteratura calabrese (Cosenza 2003). I funerali si svolgeranno domani pomeriggio alle 16:30 presso la chiesa Don Bosco di Bova Marina.

 REAZIONI

Scopelliti: “Scompare un’intellettuale di prestigio”

“Il più profondo cordoglio per la scomparsa di una tra le figure intellettuali di maggiore prestigio della nostra terra. Con Pasquino Crupi se ne va una tra le più vibranti ed appassionate espressioni del panorama culturale calabrese. Il mio ricordo, intriso di stima ed affetto, è rivolto a quello che è ampiamente riconosciuto come un grande maestro meridionalista. Intellettuale contemporaneo, Pasquino Crupi è stato un convinto militante di sinistra dal pensiero ben definito che ha però affascinato ed entusiasmato, ben oltre la sua sfera di appartenenza, per la sua instancabile e trascinante volontà di ricercare la verità andando oltre ogni steccato. Negli ultimi tempi ho avuto il privilegio di intensificare il confronto dialettico con Pasquino Crupi sul terreno della nascita di un nuovo meridionalismo del quale egli stesso mi riconosceva come uno dei promotori. Abbiamo trovato convergenza di pensiero e d’intenti, primo tra tutti sfatare il paradigma della questione meridionale come questione criminale e confutare la serie inesattezze finalizzate a penalizzare il Mezzogiorno. Ero stato invitato alla presentazione del suo ultimo prodotto letterario sulla questione meridionale e mi rattrista l'idea che questa occasione pubblica di confronto non avverrà più. Allo stesso tempo desidero ricordare, con commozione e riconoscenza, che ha avuto la forza di essere presente e dare il proprio contributo partecipando recentemente all'incontro organizzato dalla Lista Scopelliti presidente a Reggio Calabria su La democrazia sospesa nonostante la sua condizione di salute fosse assai compromessa. Una generosità che si è espressa anche in questi termini e che detta la misura della statura morale di un uomo che non ha lesinato energie e risorse per alimentare il dibattito in una terra tanto bisognosa di dialogo e partecipazione pubblica. La Calabria ricorderà sempre questa figura di autorevole intellettuale”.

Occhiuto: “Con dispiacere apprendo la scomparsa di un pensatore della nostra terra”

“E' con dispiacere che apprendo della scomparsa di Pasquino Crupi, eccellente pensatore della nostra terra. Ero fra i lettori della sua celebre rubrica giornaliera Luna rossa e ne apprezzavo gli stimoli acuti e sempre puntuali nel trattare fatti di attualità. Con lui scompare un irriducibile meridionalista, sinceramente appassionato della Calabria e dei calabresi. I suoi libri, per la maggior parte attenti scritti su una realtà che resta sospesa nella storia dell'immutabilità, continueranno ad accompagnarci nella conoscenza di un mondo che ci appartiene ma che spesso fatichiamo a capire”.

 Tripodi (Pdci): Cordoglio per Crupi sostenitore del riscatto della nostra terra

“I compagni e le compagne del Partito dei Comunisti Italiani addolorati e rattristati, piangono l'immatura scomparsa del compagno Pasquino Crupi, straordinaria personalità di intellettuale meridionalista, storico e scrittore che si è sempre battuto per il riscatto e il progresso della nostra terra. La sua perdita lascia un vuoto incolmabile nel pensiero e nell'azione del movimento comunista calabrese e meridionale. In questo momento di grande tristezza, il PdCI ammaina le proprie bandiere in deferente omaggio, esprime i sensi del più profondo cordoglio e porge le più sentite ed affettuose condoglianze alla moglie, ai figli ed a tutti i familiari e parenti”.

 Parisi (giornalisti Calabria): Addio Crupi, intellettuale in trincea

“Il giornalismo ed il mondo della cultura calabrese perdono oggi uno dei suoi figli migliori. Un intellettuale in trincea, come amava definirsi. La trincea, come ognuno intende, è la Calabria che Pasquino Crupi ha continuato a difendere con estrema passione: come meridionalista senza conversione, come studioso ininterrotto del pensiero calabrese, come appassionato oratore, come giornalista senza peli sulla lingua.
“Con Pasquino Crupi – ricorda il segretario del sindacato Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, vicesegretario nazionale Fnsi – scompare una delle figure più importanti della cultura meridionalista. Uomo del Sud, per il Meridione si è sempre battuto dalla parte dei più deboli e dei più poveri, dando voce a quei senza voce che hanno sempre trovato spazio nella sua esistenza terrena.
 Oggi, nel pezzo d’addio, “La Riviera” ricorda che Pasquino Crupi “con il suo cappello – lana d’inverno, paglia d’estate – è andato sempre oltre gli schemi di una letteratura accomodante e di un giornalismo da tastiera. Sempre, convinto, con tutto il talento di questo mondo, addirittura col vino, oltre il basso orizzonte a cui ci hanno forzatamente costretti.
Sempre, con la sua bandiera rossa in fronte al sole. Sempre a est, in faccia alla grande boa sorta al confine di un mondo limitato. Sempre. E mentre tutti, quasi tutti, s’impegnavano nei tentativi di migliorare vecchie impostazioni, lui ne inventava di nuove”.

Talarico: “La sua figura e le sue opere resteranno vive nella cultura e nella società calabrese”

“Con Pasquino Crupi, scompare una personalità eminente della cultura meridionale che ha svolto con grande passione, coerenza e onestà intellettuale il suo impegno di studioso, dedicandosi totalmente a valorizzare e difendere la grande ricchezza della letteratura e della storia calabrese”. Così il presidente del Consiglio regionale della Calabria, ricorda lo storico. “Ho avuto il privilegio di poter apprezzare la dimensione umana, oltre che il valore intellettuale di Pasquino Crupi e credo di poter affermare che la sua figura, insieme alle sue opere, resteranno un punto di riferimento per la vita culturale e sociale della Calabria. C’era in lui una tensione ideale e una ricerca costante della verità, doti che ha sempre riversato nei suoi scritti e nei suoi interventi che rimangono, adesso, come un tesoro culturale d’immenso valore per le nuove generazioni e per tutta la società meridionale, della quale, come meridionalista e storico della letteratura, è stato uno dei più degni rappresentanti nel solco di una grande tradizione culturale  meridionalista”.

 

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA