'Ndrangheta: Faida San Luca, arrestato in Piemonte Sebastiano Strangio

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Reggio Calabria, 20 aprile - E' stato arrestato in Piemonte il boss della 'ndrangheta Sebastiano Strangio, 38 anni, di San Luca. Era Latitante dal 2007. E' stato arrestato dalla squadra mobile di Reggio Calabria, insieme a quella di Alessandria, coordinate dal servizio centrale operativo della polizia. E' il fratello di Maria Strangio, uccisa nella strage di Natale del 2006. L'uccisione di Maria Strangio nel Natale 2006 dette origine alla faida di San Luca tra le famiglie Nirta Strangio e il cartello Pelle Vottari culminata con la strage di Duisburg in Germania. Sebastiano Strangio era ricercato per associazione a delinquere di stampo mafioso, omicidio e estorsione. Il provvedimento di cattura è stato emesso dalla Dda di Reggio Calabria. Il boss della 'ndrangheta Sebastiano Strangio è ritenuto dagli inquirenti uno degli elementi di spicco dell'omonima cosca.

Arrestato all'uscita del bar

E' stato arrestato a Castelnuovo Scrivia Sebastiano Strangio. La polizia, che stava osservando i suoi movimenti da alcuni giorni, lo ha bloccato all'uscita di un bar, dove aveva appena consumato un caffé. Agli agenti ha fornito una patente falsa, ma quando è arrivato negli ufficio della Questura ha ammesso la sua identità: "Sì - ha detto - sono Strangio". Il boss latitante non era armato. Da quel che si apprende Strangio era a Castelnuovo Scrivia da alcuni giorni, forse da una settimana. La polizia mantiene però il massimo riserbo sui particolari che hanno portato alla sua cattura. Le indagini, infatti, sono ancora in corso. In particolare, gli investigatori di Reggio Calabria e di Alessandria, coordinati dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, vogliono far luce sulla rete di appoggi che ha permesso al latitante di nascondersi in questi sei anni. Strangio, che aveva un obbligo di soggiorno ed era sorvegliato speciale, si era reso irreperibile subito dopo la cosiddetta strage di Natale, l'agguato di San Luca nel quale il 25 dicembre 2006 venne uccisa la sorella Maria e vennero feriti alcuni suoi parenti. Proprio la scomparsa di Maria, evento eccezionale in contesti di 'ndrangheta in cui le donne sono protette da un alone di sacralita', causò la reazione della cosca Nirta-Strangio, che culminò nella Strage di Duisburg del Ferragosto 2007. Per quest'ultimo episodio, però, Sebastiano Strangio venne assolto sia dall'accusa di omicidio che da quella di associazione mafiosa. Era infatti ricercato per una condanna di un anno per essersi sottratto agli obblighi della sorveglianza speciale.

Polizia dedica a Manganelli cattura Strangio

'Dedichiamo l'arresto di Sebastiano Strangio ad Antonio Manganelli", l'ex capo della Polizia morto un mese fa. A dirlo, nel corso della conferenza stampa in cui sono stati illustrati i particolari dell'arresto, é stato il questore di Alessandria, Filippo Dispenza.

Semeraro, capo Squadra Mobile Reggio Calabria: "Premiati i nostri sforzi"

'E' un ottimo risultato che premia gli sforzi che la squadra mobile di Reggio Calabria sta portando avanti da un anno con l'attività di investigazione coordinata dalla Dda". Così il capo della mobile reggina, Gennaro Semeraro, ha commentato l'arresto di Sebastiano Strangio, bloccato stamani ad Alessandria. "Un risultato - ha aggiunto - che evidenzia anche il coordinamento tra i vari uffici, la mobile di Reggio e quella di Alessandria, con il coordinamento dello Sco. Da dieci giorni il nostro personale era ad Alessandria al termine di un'attività portata avanti con pedinamenti, appostamenti ed intercettazioni. Già nell'ottobre scorso avevamo arrestato un altro latitante, Salvatore Giorgi, legato alla stessa cosca di Strangio, ed anche in quel caso lo abbiamo bloccato fuori dalla Calabria, a Ravenna".

Cancellieri ringrazia polizia

Il ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri, si è congratulata con il Vice Capo della Polizia vicario, Alessandro Marangoni, per l'operazione eseguita dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria e di Alessandria, dal servizio Centrale Operativo della Polizia e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, che ha portato all'arresto di Sebastiano Strangio. "Voglio ringraziare le Forze dell'ordine e la Magistratura - ha sottolineato il ministro Cancellieri - per l'arresto di un pericoloso latitante come Sebastiano Strangio che segna una fase importante di una più ampia azione di contrasto avviata nei confronti di pericolosi cartelli criminali della 'ndrangheta calabrese".

 

 

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